Igiene Ambientale: grande adesione dei lavoratori umbri a sciopero per contratto
(Avi News) – PERUGIA – Secondo i sindacati, in Umbria, si è registrata un’adesione media di oltre il 90 per cento degli addetti in tutte le aziende del comparto allo sciopero nazionale proclamato lunedì 30 maggio da Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti di imprese private e pubbliche di igiene ambientale.
“Il 31 dicembre 2013 – ha spiegato Stefano Cecchetti, segretario generale di Uiltrasporti Umbria – è scaduto il Ccnl per i dipendenti da imprese private e pubbliche di igiene ambientale aderenti a Fise/Assoambiente (Confindustria) e UtilItalia (Confservizi) in Umbria applicato da Gesenu, Tsa, Sia, Ecocave, Sogepu, Esa, Ap Produzione Ambiente, Gsa, Cospel, Asm Terni, Vus Foligno/Spoleto. A distanza di 28 mesi dalla scadenza, la trattativa di rinnovo dei due Ccnl ha subito un brusco arresto.
“La vertenza è durissima – ha proseguito Cecchetti – e dalla sua chiusura dipende la tenuta e l’equilibrio complessivo dei due contratti del settore e il futuro del comparto dell’igiene ambientale ‘lanciato’, nostro malgrado, nel mercato della privatizzazione selvaggia senza regole. Ormai la ‘maschera’ è caduta: il vero obiettivo per le controparti datoriali non è migliorare e far crescere il settore nella misura che raccontano nei convegni e nei patinati documenti ma è, meramente, impoverire il lavoro in ogni misura ed eliminare la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla vita aziendale, allontanandoli da tutele e diritti, aumentandone la precarietà”.
“In questi giorni – ha spiegato Cecchetti – ne abbiamo avuta la controprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, attraverso dei gravi tentativi. Hanno contestato il diritto allo sciopero, i servizi minimi essenziali in caso di sciopero, il diritto di assemblea e finanche le amministrazioni comunali proprietarie delle stesse imprese. Abbiamo registrato il forte interesse di Anci, anche attraverso il suo presidente, a farsi da garante in questo difficile momento ma, ad oggi, nonostante la nostra assoluta disponibilità, le associazioni datoriali non hanno in nessun modo risposto agli inviti più volte reiterati dalle proprietà. Si è preferito invocare un intervento regolatorio della Commissione di garanzia per lo sciopero che, come arbitro, avrebbe dovuto penalizzare il sindacato e i lavoratori a vantaggio delle imprese, piuttosto che ascoltare le proprietà locali che di questo servizio hanno l’obbligo di rispondere ai cittadini”.
Nel frattempo, in moltissime assemblee, attraverso gli ordini del giorno e i molti interventi, s’invocano ulteriori giornate di sciopero da proclamare entro l’estate. “Ovviamente – ha concluso Cecchetti – ogni decisione sarà presa considerando che lo sciopero di oggi, riuscitissimo, è solo il punto di partenza emblematico del malessere degli addetti. Dobbiamo fermare chi vuole i lavoratori precari, in appalto alle mille cooperative che quotidianamente brucano intorno alle logiche della finanza aziendale che vuole per sé solo la parte ‘ricca’ del ciclo e lasciare alle stesse cooperative la parte ancor più impoverita dal mancato rinnovo del contratto nazionale. La Uiltrasporti umbra ringrazia tutte le addette e gli addetti che hanno aderito compattamente allo sciopero di oggi, importantissimo per il prosieguo della vertenza”.
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