di MC www.ac-perugia.net

PERUGIA - In quanto a "fortuna" non è che il fatidico 11/11/11 abbia apportato rilevanti novità; anzi, tanto per cambiare, avanti con l'ennesimo infortunio o guaio stagionale: Carloto out per un "banale" mal di schiena. Mi sa che la truppa di Battistini dovrà pensare ad un viaggio a Lourdes o a Loreto, per un bagno in acqua benedetta. Nel caso ci aggregheremmo anche noi, visto che di questi tempi, anche allo scrivente, sembra non girarne una per il verso giusto. In alternativa si potrebbe consultare un buon esorcista … hai visto mai! Per fortuna il Grifo sembra essere più forte di qualsiasi "macumba" o jettatura e, bene o male, riesce sempre a scendere in campo con una formazione competitiva. Magari Battistini ha la necessità di rimescolare le carte ad ogni giro, e talvolta deve correggere degli errori di impostazione nel secondo tempo, ma le soluzioni non mancano e le alternative agli assenti nemmeno.

Con il ritorno ad una forma accettabile di Margarita (finalmente cross e traversoni a modo) e di Bueno, che punta vera non è, ma che una volta tornato in condizione, potrà essere utilizzato come valida alternativa sia allo stesso Clemente sia a Tozzi Borsoi, il Perugia può permettersi di attendere con tutta tranquillità anche la piena ripresa di Ferri Marini. A nostro giudizio il giocatore risulta determinante sulla fascia sinistra, con i suoi tagli verso la porta avversaria, ed in rosa, purtroppo giocatori con le sue caratteristiche non ce ne sono, pertanto il tecnico deve fare di necessità virtù ed adattarci i pur bravi e volenterosi Moscati e Luchini, con alterne fortune. In attesa di vedere all'opera un attacco formato da Margarita, Clemente, Ferri Marini e Tozzi Borsoi o Bueno, il Grifo, con la crescita dei giovani Padovani e Gucci, ha diverse alternative tutte abbastanza affidabili. Meno bene sembra messo il centrocampo, reparto in cui mancano, a turno, ora l'uno ora l'altro giocatore. Domenica prossima starà fuori robabilmente Carloto che aveva ritrovato una buona condizione fisica, con tanta corsa e tiro nelle due ultime gare, mentre Benedetti, sembrerebbe pronto solo per la panchina o al massimo per uno spezzone di partita. Spazio quindi a Mocarelli al fianco di Borgese, nel caso di forfait degli altri due. In difesa, probabile la coppia di centrali Cacioli (nervosismo ingiustificato, in troppe occasioni e soprattutto Coppa … ) e Russo o magari il giovane Curti. Moscati sulla sinistra a completare il reparto avanzato composto da Margarita, Clemente e Tozzi B. in merito a Curti, girano insistenti voci di mercato. Che sul giocatore si siano fiondati fior di club di serie A è un fatto ammesso anche dallo stesso Presidente Damaschi. Si tratta, ora, di capire cosa converrà fare, di più, alla Società biancorossa, ovvero, se cedere il giocatore al club miglior offerente (per soldi e contropartita tecnica, magari qualche giovane classe '91, per irrobustire la fascia sinistra, unica "debolezza" ammessa anche dal DS Arcipreti), oppure cederlo ma tendendolo in rosa fino a giugno.

Del resto, come ripetiamo da tempo, proprio la presenza di Curti, giovane ma di personalità, potrebbe permettere a Battistini di poter schierare contemporaneamente quattro "over" in attacco. Il Perugia, come più volte ribadito dal Presidente Damaschi, non rinuncerà ai contributi federali, pertanto avrà sempre la necessità di schierare i tre classe '91; in tal maniera, per poter vedere in campo Ferri Marini, altro vero gioiello del Grifo, accanto a Clemente, Margarita e Tozzi B. si dovrebbe rinunciare ad un over in mezzo al campo o in difesa … fatti due conti, gli unici a poter cedere il posto sono Anania per Pupeschi e uno, tra Cacioli, Borghetti e Russo, per Curti. Privarsi del giovane talento sedicenne, a gennaio, vorrebbe dire dover rinunciare ad alcune soluzioni tattiche interessanti, a meno che a fronte della sua partenza non arrivi qualche buon sottoquota in difesa o a centrocampo. Fino al 18 dicembre, comunque, il giovane Curti ed il Perugia faranno bene a concentrarsi sulla classifica e a mettere più spazio possibile tra loro e gli inseguitori, approfittando di alcuni fattori importanti. Prima di tutto il calendario, che sembra offrire un bell'assist al Grifo, con quattro gare al Curi, che dovrà tornare ad essere fortino inespugnabile, e tre trasferte, e con avversari tutto sommato non temibili ad eccezione di L'Aquila e Lamezia. In secondo luogo, il fatto che il Perugia ha già osservato il turno di stop, ed ha una classifica reale, al contrario di Paganese, Giulianova, Gavorrano, Campobasso e la stessa L'Aquila. Terzo elemento. La rosa del Grifo ed il suo tecnico, che sembrano al di sopra di tutte le contendenti in lizza.

Battistini conferma di essere migliorato e maturato moltissimo rispetto allo scorso anno, ed ammettiamo che è riuscito a fugare molte delle nostre perplessità in merito alla sua riconferma. Talvolta, ancora, non comprendiamo il perché di certe sue scelte effettuate nei primi tempi, e del perché tardi a cambiare gli uomini in corso d'opera, tuttavia la capacità mostrata nel reagire alle avversità, la meticolosità nel lavoro, la capacità di rendersi conto degli errori commessi e di porvi rimedio e, non ultima, l'abilità nel gestire senior e sottoquota, lo ha rivalutato ai nostri occhi. Due parole sulla capolista "virtuale". Gli abruzzesi, molto gasati e pompati da certa stampa, per via del primo posto (virtuale) in classifica, dovranno osservare il loro turno di sosta alla 18^, proprio prima del confronto col Grifo. L'allenatore ed il presidente aquilani hanno rilasciato dichiarazioni trionfalistiche sul fatto che la propria squadra precede in classifica squadre più importanti e blasonate, e che un possibile successo ottenuto nel calcio aiuterà sicuramente la città e la regione a risollevarsi dopo le recenti sventure. Discorsi che non condividiamo per ovvi motivi, non vorremmo, infatti, che qualcuno pensasse a ricompense sportive per le disgrazie e la sofferenza patita per altri motivi. Siamo sospettosi per natura, ma visto come ragiona il Palazzo e come si è comportato in altre circostanze per tener buone certe piazze focose o importanti, facciamo proprio il detto del Cardinal Mazzarino: "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".

Il calcio può e deve essere di aiuto anche a chi vive in condizioni disagiate o ha patito disastri e sofferenza, ma con metodi e strumenti ben diversi da una promozione, metodi e strumenti che vanno dalla raccolta di fondi, come verrà attuata da alcuni Gruppi domenica prossima al Curi, o con gare amichevoli o con il fondo di solidarietà, come giustamente accettato da Prandelli e soci, visti i lauti compensi che ricevono. Se al termine del campionato L'Aquila avrà mostrato di essersi meritata la promozione in Prima Divisione, tanto di cappello, ma siccome di lamenti e "pianto greco" ne abbiamo sentiti diversi in passato e diversi ne stiamo sentendo ora da parte di tecnici e presidenti, non vorremmo che il tutto giocasse a discapito del Grifo. Tra Società ammesse in sovrannumero (vedi Catanzaro), società che non dovevano nemmeno essere iscritte (vedi i continui punti di penalizzazione), società che disputano le gare su terreni adatti più al pascolo che al gioco del calcio, di questa Lega Pro, e di come è gestita da certi personaggi, non ne possiamo più. Vediamo di uscirne il prima possibile.

 

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