Ida, ballerina degli scandali mecenate di Ravel e del suo “Bolero”
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - La tela di oggi riguarda Ida Rubinstein (1883-1960), nata in Ucraina a Charkiv - oggi città tragicamente nota -, ballerina della Belle Époque e mecenate dell’arte e della musica.
Il ritratto é stato eseguito nel 1910 da Valentin A. Serov (1865-1911), celebrato ritrattista russo.
Benestante e di famiglia ebrea, la Rubinstein arrivò in tarda età alla danza e, pertanto, non scevra, tecnicamente, da difetti, anche se dotata di classe, portamento e presenza scenica.
Diventò, comunque, famosa nella “Belle Èpoque”, per aver interpretato “Salomè” a Parigi nella “Danza dei sette veli” su libretto scritto da Oscar Wilde, in cui si spogliò completamente nuda sul palcoscenico.
Nuovo scandalo nel 1911 per “Il martirio di San Sebastiano”, scritto da Gabriele D’Annunzio per lei: l’arcivescovo di Parigi vietò ai cattolici di seguire lo spettacolo, perché il santo era interpretato da una “donna” e, per di più, “ebrea”.
Fu lei a commissionare a Maurice Ravel il celebre “Boléro”.
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