Con Håkon Kornstad a Spello si è chiusa la rassegna Joung Jazz Museum
Le sale della Pinacoteca Civica di Spello riuscivano a malapena a contenere tutti, oltre 150 persone sono venute domenica pomeriggio per ascoltare le sonorità vibranti del sax di Håkon Kornstad, il giovanissimo musicista norvegese che ha incantato i presenti per la sua unicità. Con il sassofono e un sapiente uso dell’elettronica ha regalato forme e colori sorprendenti, muovendosi tra le opere della pinacoteca in un percorso sonoro fatto di improvvisazione e ispirazione dall'arte.
Si è chiuso con questo concerto il felice evento Young Jazz Museum, il grande contenitore dedicato al jazz che ha registrato in totale oltre 800 presenze. Organizzato da Sistema Museo e Associazione Young Jazz, ha portato nove concerti gratuiti in altrettanti musei dei comuni dell’Associazione "Terre & Musei dell’Umbria": Amelia, Bevagna, Cascia, Deruta, Montefalco, Montone, Spello, Trevi e Umbertide. In molti hanno "seguito" l'ideale percorso itinerante partecipando a più di un concerto.
La rassegna è stata sostenuta dal contributo significativo della Regione Umbria.
"L'Umbria può rappresentarsi a diritto come una regione che investe nel jazz, ormai entrato nella nostra tradizione musicale - ha dichiarato Fabrizio Bracco assessore alla cultura della regione Umbria - Questo evento rispecchia la caratteristica principale di questo genere musicale, la sperimentazione e contaminazione, con la creatività contemporanea che si sposa con la cultura del passato".
Con Young Jazz Museum le raccolte museali di queste località umbre si sono trasformate in un palco d’onore per un dialogo insolito tra la musica e i maestri dell’arte. In due mesi si sono avvicendati alcuni tra i migliori giovani talenti del jazz, da soli o in duo: Emanuele Morbidini e Rossano Emili, Claudio Filippini, Gianluca Petrella, Cristiano Calcagnile, Francesco Diodati e Francesco Ponticelli, Mari Kvien Brunvoll, Domenico Caliri e Pasquale Mirra, Michele Rabbia, Hakon Kornstad.
Il connubio arte, cultura, territorio e musica si è dimostrato ancora una volta vincente. Pubblici diversi si sono incontrati in una prospettiva inconsueta del patrimonio culturale ed artistico, grazie alla potenza creativa del jazz. Contaminazioni tra espressioni artistiche solo apparentemente distanti sono diventate realtà, focalizzando l’attenzione sullo straordinario patrimonio culturale, artistico e museale delle località umbre.
Attenzione particolare è stata rivolta anche ai più piccoli con Young Jazz Lab, il laboratorio didattico-musicale che ha portato nei musei trecento bambini delle scuole primarie dei comuni dell’Associazione "Terre & Musei dell’Umbria". Il laboratorio è stato condotto da Dan Kinzelman e dal suo trio Hobby Horse, musicisti esperti ed appassionati. Attraverso una sorta di lezione-spettacolo hanno invitato i bambini ad analizzare musiche proposte dal vivo e registrate, a giocare con i ritmi, a scoprire i molteplici legami fra i tanti stili musicali attualmente in voga e la musica africana, il jazz e il blues. Il successo e il coinvolgimento è stato totale, dimostrando quanto può succede quando la musica entra nelle scuole.
I musei dell'Umbria non sono mai stati così affascinanti, solenni e sorprendenti.
Tutto questo è stato Young Jazz Museum.
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