"Lo scontro tra bande che ha seminato il panico nel Centro Storico della nostra città, commentano il Segretario Comunale del PD Perugia, Franco Parlavecchio e il Capogruppo PD al Comune di Perugia Francesco Mearini, e gli atti di inaudita ferocia che ne hanno caratterizzato le dinamiche trascinano per l’ennesima volta Perugia e i suoi cittadini in una cupa e greve spirale di inaccettabile violenza. La reazione dei tanti che ieri sera hanno assistito all’accaduto, con i loro racconti pieni di sconcerto e di paura, caratterizzati dal panico di non trovare un rifugio sicuro, si associa all’incredulità e alla rabbia fissata negli occhi di chi ha attraversato il Centro Storico messo a soqquadro, di noi tutti che sentiamo questa ferita inferta alla Città come una ferita sulla nostra pelle".

"Sentiamo, continuano Parlavecchio e Mearini, la responsabilità di continuare strenuamente a lottare per liberare Perugia da questo cancro chiediamo la massima unione tra le forze politiche e le Istituzioni, fiduciosi che di fronte ad un benessere comune così compromesso anche i rappresentanti delle opposizioni non cedano al richiamo della inopportuna strumentalizzazione".

"Condividiamo pienamente, concludono Parlavecchio e Mearini, l’annunciato “pugno di ferro” del sindaco Boccali e auspichiamo che in capo alla sua figura si concentrino maggiori poteri atti a far sì che i provvedimenti presi, e quelli che presto verranno, abbiano una concreta immediata e incisiva ricaduta sulla realtà cittadina. Chiediamo risposte celeri e chiare dal governo centrale che non può più ignorare la complessità della situazione né tanto meno circoscrivere il fenomeno nello spazio limitato del nostro territorio. Ricordiamo e rinnoviamo l’impegno del Partito Democratico a dare voce alle criticità registrate dai diversi soggetti che sono coinvolti; esempio su tutti il recente sit-in con il quale, davanti alla Prefettura di Perugia, abbiamo chiesto a gran voce l’invio di personale che rafforzi i presidi già presenti, come reclamato dalle stesse forze dell’ordine"


 

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