"Quando sono iniziati i bombardamenti abbiamo capito che il mondo che conoscevamo aveva smesso di esistere. 

È passato ormai un mese dall’inizio di questo incubo e la situazione continua a peggiorare. Ogni giorno le persone a Mariupol muoiono a causa delle bombe e per la mancanza di beni primari, cibo, acqua, medicine. Ogni giorno, a ogni ora e ogni minuto, civili innocenti vivono situazioni e difficoltà insormontabili. Solo pochi di loro sono riusciti a fuggire, mentre moltissimi sono ancora lì".

La testimonianza di Sasha, operatore di Medici Senza Frontiere che è nato e ha lavorato a Mariupol (Ucraina).

 

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