GUBBIO – E’ un bilancio molto positivo quello che viene tracciato della 29esima edizione della “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari”, che si è chiusa ieri sera a Gubbio. Quattro giornate intere di esposizione, oltre al pomeriggio inaugurale del 29 ottobre, per proporre agli eugubini e ai visitatori le eccellenze enogastronomiche del comprensorio eugubino-gualdese e tanti altri prodotti tipici arrivati da ogni angolo d’Italia.

Impossibile fare una stima delle presenze fra gli stand, come accadeva nelle passate edizioni dove tutto era concentrato sotto la tensostruttura di piazza Quaranta Martiri. La dislocazione della mostra su tre sedi diverse non ha permesso la formulazione di una ipotesi attendibile sul numero dei visitatori. Nonostante il maltempo e la pioggia nelle due principali giornate di festa del ponte di Ognissanti, domenica 31 ottobre e lunedì 1° novembre, i percorsi espositivi allestiti presso gli “Arconi” di via Baldassini e il Centro servizi “Santo Spirito” di piazzale Frondizi sono stati letteralmente presi d’assalto, tanto che in alcuni momenti del fine settimana è stato necessario cercare di regolamentare in qualche modo l’afflusso. La stessa cosa è accaduta anche presso l’open space di palazzo Fabiani, in via XX Settembre, dov’erano collocati banchi d’assaggio e laboratori sensoriali del gusto, primo esperimento di questo genere alla Mostra del tartufo di Gubbio.

Il presidente della Comunità montana Alta Umbria, Mauro Severini, si è mostrato soddisfatto dei risultati raggiunti quest’anno dalla rassegna enogastronomica dell’Alto Chiascio, anche se si è dovuto subito dedicare alla Mostra del tartufo bianco di Città di Castello, che si terrà nel prossimo fine settimana.

«Ci sarà modo nei prossimi giorni – spiega Severini – di analizzare per bene i risultati della mostra di Gubbio per mettere a fuoco idee, proposte e miglioramenti da considerare per il trentennale della rassegna. Non sappiamo ancora quali potranno essere gli assetti organizzativi dell’evento 2011, ma c’è da parte di tutti la volontà di non disperdere, e anzi di migliorare sempre più, il percorso fatto in questi tre decenni».

Nella giornata conclusiva del programma della mostra sono state consegnate le targhe “Amico del tartufo”, assegnate dall’Associazione nazionale “Città del tartufo” ai ristoranti del territorio che si sono sottoposti a una indagine per capire quanto il prezioso fungo ipogeo viene tenuto in considerazione nei loro menù.

«Abbiamo cominciato proprio dai ristoranti della zona del Parco del monte Cucco – spiega il presidente dell’associazione “Città del tartufo”, Giancarlo Picchiarelli – e nei prossimi mesi estenderemo il progetto anche agli altri esercizi dell’Alto Chiascio».

Si tratta di un progetto ideato e portato avanti proprio in occasione del ventennale dell’associazione, che tra i soci fondatori annovera anche quella che era la Comunità montana dell’Alto Chiascio.

«Si tratta di un riconoscimento significativo – commenta Ermenegildo Fabrizi, assessore della Comunità montana Alta Umbria con delega al Parco del Cucco – perché ci permette di continuare nel percorso di identificazione di un marchio di qualità per il tartufo bianco, facendo apprezzare la qualità del nostro bianco a livello nazionale».

Cinque i ristoranti dell’area del Cucco che hanno ricevuto il riconoscimento: quattro tartufi (equivalenti alle stelle) sono stati assegnati al ristorante “Dal Lepre” di Sigillo, al “Cris” di Fossato di Vico e a “El Paso” di Scheggia; tre tartufo, invece, sono quelli indicati per il “Sole e luna” di Costacciaro e il “Dominus” di Sigillo.

Dopo la premiazione è stato proiettato in anteprima il nuovo documentario “Buoni di natura – Ricette della tradizione di Gubbio e dell’Alto Chiascio”, realizzato dall’agenzia di servizi giornalistici e produzioni audiovisive Press News, su indicazione della Comunità montana Alta Umbria.

«Si tratta – spiega Beatrice Vergari, curatrice del video insieme a Daniele Morini – di un filmato che mancava tra le produzioni audiovisive dedicate al territorio dell’Alto Chiascio. Abbiamo voluto riprendere alcune delle ricette della cucina tradizionale eugubina e del comprensorio, così come sono state codificate dalla delegazione locale dell’Accademia italiana della cucina, facendo vedere il forte legame che esse hanno con i prodotti tipici, l’agricoltura e l’ambiente del nostro territorio».

E’ la prima produzione televisiva dedicata al comprensorio dell’Alto Chiascio, ai suoi prodotti tipici e alle ricette tradizionali della cucina eugubina, realizzata interamente in full HD, cioè in alta definizione. Un video che sarà a disposizione per la promozione delle eccellenze gastronomiche dell’Eugubino-Gualdese a cominciare dal tartufo bianco pregiato.

«Dobbiamo metterci in testa – ha commentato il giornalista e parlamentare Andrea Sarubbi alla presentazione del documentario – che non potremo mai competere con i cinesi e con gli altri paesi esteri nella produzione di autovetture, del tessile o dell’elettronica. Ma su quest’altro terreno, quello dei prodotti agroalimentari, non abbiamo rivali, perché nessuno potrà mai toglierci le montagne, le colline, il mare e tutte le altre ricchezze naturali che producono frutti di eccellenza come quelli dell’enogastronomia. Quello che si mangia qui, anche nel vostro territorio, non si mangia in nessun altra parte del mondo».

Da Sarubbi anche apprezzamenti per l’organizzazione della Mostra del tartufo e in particolare per la scelta di distribuire gli spazi espositivi negli antichi palazzi del centro storico eugubino. Stesse considerazioni da Gian Mario Spacca, presidente della Giunta regionale delle Marche che ha deciso di trascorrere la vigilia della festività dei Santi proprio visitando Gubbio e la mostra, da privato cittadino.

Tra i personaggi che sono arrivati in città per la rassegna enogastronomica c’è stato anche Francesco Arca, ex tronista della trasmissione televisiva “Uomini e donne”. Di ritorno da Pesaro, il senese Arca non ha potuto non fare un giro tra gli stand, dal Centro servizi “Santo Spirito” fin sotto gli “Arconi” di via Baldassini.

«Sono stato varie volte in questa bellissima città ma è la prima volta che visito la Mostra del tartufo bianco – ha commentato l’ex tronista – e mi è piaciuta soprattutto la sua dislocazione itinerante. Peccato il tempo che non ha reso onore alla manifestazione».

Nonostante la pioggia di domenica e lunedì, non mancavano eugubini e turisti a passeggio per il centro storico e in particolare le giovanissime sono state colpite dal suo indiscutibile fascino, anche in tuta e berretto. Purtroppo per loro, Arca non si è fermato a lungo, giusto il tempo di acquistare il pregiato tartufo di Gubbio: «L’ho comprato, sia fresco che in salsa».

Ancora una volta dunque la passione di Arca è tutta umbra: dopo la storia, ormai giunta al capolinea, con la splendida attrice perugina Laura Chiatti, il tronista si è mostrato un grande amante delle eccellenze culinarie tipiche del territorio.

Anche in rete scoppia la tartufo-mania, a Roma il premio dal sito della mostra

Una sfida vinta non solo tra i padiglioni della mostra, con un boom di presenze, ma anche nello spazio virtuale a essa dedicato. Il sito internet, agli indirizzi www.tartufointavola.it e www.tartufodigubbio.it, fa registrare il record di visitatori e triplica i risultati dello scorso anno, quello del debutto sul web. Oltre seimila, in totale, i navigatori che hanno consultato la ricca vetrina di contenuti multimediali, comprendente news, video e foto degli spazi espositivi e degli eventi. A portata di mouse, nei giorni della Mostra 2010, anche una grande novità: i tre appuntamenti quotidiani con i laboratori sensoriali del gusto trasmessi in diretta streaming da palazzo Fabiani.

Dal 26 ottobre al 2 novembre, la settimana con al centro gli eventi della 29esima edizione della rassegna enogastronomica, il sito ha raggiunto una media di duecento visitatori al giorno (+141,61% rispetto al 2009) con circa seimila visualizzazioni di pagina (+187,06% rispetto al 2009) e un tempo di permanenza sul portale superiore ai tre minuti. Curiosando tra le provenienze geografiche dei navigatori, si scopre che non mancano americani e inglesi mentre, nel Belpaese, i più affezionati al tartufo di Gubbio sono i romani (quasi 500 visite), ancor prima dei perugini (circa 350 visite).

E proprio Roma è la città baciata dalla newsletter del sito: tra i nuovi iscritti, la fortuna ha premiato Nathalie Alessi, quarantaquattrenne romana che ha vinto un cesto di prodotti tipici dell’Alto Chiascio, offerto dalla PAQ di Gubbio. «Mi sarebbe piaciuto molto venire alla Mostra e sul sito mi ero informata proprio per esserci, ma all’ultimo momento ho dovuto rimandare, sarà per il prossimo anno», ha raccontato Nathalie che, come la fortunata del 2009, ha scoperto per caso l’iniziativa, proprio navigando su Internet. La vincitrice, oltre al pacco dono che le sarà recapitato direttamente a casa, grazie alla newsletter potrà essere sempre informata sul mondo del tartufo, specie quello bianco prelibato dell’Eugubino-Gualdese. Continui aggiornamenti anche per gli altri iscritti alla newsletter e per gli oltre milleduecento amici che la Mostra di Gubbio ha su Facebook.

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