Gubbio-Pg. Il sindaco su nuova farmacia: Le esegenze della città prima di tutto
In merito al consiglio comunale di ieri il sindaco di Gubbio interviene con una nota che riporta quanto segue: "Ritengo di aver portato avanti con la giunta tutto quello che la legge e gli indirizzi del consiglio comunale consentivano di fare. Restava solo da decidere la localizzazione della nuova farmacia privata. La giunta con propria delibera ha ottenuto anche il parere positivo degli organi competenti nel procedere alla localizzazione della nuova farmacia nelle frazioni di Cipolleto - Ponte d'Assi. Leggi e norme alla mano durante la sospensione del consiglio di ieri, ho raccolto le positive valutazioni dei consiglieri comunali intervenuti inserendo, nel deliberato, la disponibilità del comune ad individuare come sede della futura farmacia comunale o l'area ovest del territorio o il centro storico. Quest’ultima in coerenza con il lavoro che l'amministrazione comunale sta svolgendo per realizzare all’interno dell’immobile dell’ex ospedale 'la città della salute'."
"La giunta - ha proseguito il sindaco - ha rappresentato pienamente la volontà di non privare il centro storico di servizi così importanti e allo stesso tempo di garantire un servizio come la farmacia a frazioni come Cipolleto e Ponte d’Assi che, rispetto ad altre, ne sono prive. Ho raccolto il tutto in un emendamento a mia firma che ha visto la più forte contrarietà, nel dibattito durante la sospensione del consiglio, da parte del presidente del consiglio, del capogruppo consiliare del partito di maggioranza e di altri consiglieri comunali. Il voto in consiglio da parte di questi consiglieri è oggettivamente un atto di forza nei confronti della giunta che, nella piena disponibilità al dialogo ed al confronto, ha fatto il proprio dovere nell'interesse di tutta la comunità eugubina. La giunta continuerà ad andare avanti e mi assumo la responsabilità affinché non accadano più episodi come questi che intendono, in maniera furbesca, indebolire il ruolo del sindaco e dell'amministrazione comunale. Chiedo ufficialmente alla conferenza dei capigruppo di poter convocare un consiglio comunale aperto legato ai veri e fin troppo drammatici problemi del lavoro e dell'economia. Lascio ad altri, le polemiche di palazzo. Ho il dovere di governare affrontando uno ad uno i problemi degli eugubini e non le beghe dei protagonismi che stanno oggettivamente soffocando il consiglio comunale."
"Mi avvarrò di tutte le migliori personalità della coalizione di maggioranza - ha concluso il sindaco Guerrini - coalizione che, ha chiesto al partito di maggioranza, di non temporeggiare sulla necessità dell'azzeramento delle deleghe in giunta, sul ruolo guida del gruppo consiliare di maggioranza nonché sulla indispensabile figura dell'ufficio di presidenza come organo di garanzia ed imparzialità. Visto che lo si continua a fare, ritengo di dover procedere immediatamente con una forte azione per quello che riguarda deleghe fondamentali per il governo della città. Ho ricevuto pieno mandato dagli eugubini ed il governo si garantisce con il rispetto dei ruoli, regola fondamentale per una reale autonomia dell’azione amministrativa. Quello che sta accadendo non si è mai visto nella storia democratica di questa città e ci tengo a sottolineare che tutto questo non dipende dalla mia volontà. Sono il primo a voler rifiutare ogni coinvolgimento legato a chi vuole indebolire il governo della città. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, per quanto mi riguarda ho rappresentato tutte le valutazioni presentate della coalizione di governo."
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