A Gubbio è stato attuato con successo un progetto di integrazione interculturale basato su attività laboratoriali e ludiche, nato dalla collaborazione e sinergia tra pubblico e privato, e in particolare tra Comune, Caritas Diocesana, Cooperativa ‘Il Sicomoro’ che ha gestito i laboratori con le proprie operatrici, associazione ‘Semonte’ e Parrocchia di ‘S. Venanzo’.

L’amministrazione comunale e, in particolare, l’assessorato alle politiche sociali, in base alla programmazione regionale per interventi che favoriscono la socializzazione per soggetti immigrati, ha sviluppato  nella  frazione di Semonte un’ iniziativa estiva di integrazione, chiamata  “La farfalla”. 

«Il progetto ha preso  spunto dalla semplice considerazione che per parlare di vera integrazione – spiega la vice sindaco e assessore alle politiche sociali Rita Cecchetti  – occorre partire dai bambini, che sono spontaneamente portati a familiarizzare con tutti, senza farsi domande selettive sul colore della pelle, sulla provenienza o sullo status sociale. L’attività svolta ha visto coinvolti 27 minori italiani e immigrati dai 6 ai 14 anni e  donne immigrate residenti nel Comune di Gubbio. Alla fine 9 sono stati i Paesi coinvolti: oltre all’Italia, le nazioni di origine dei partecipanti sono Cina, Filippine, Marocco, Albania, Macedonia, Ecuador, Romania, Tunisia.  

La finalità era quella di  seguire i minori durante il periodo estivo per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti scolastici, favorendo anche  momenti di socializzazione e di inclusione mediante giochi ed attività;  nonché  momenti di incontro e integrazione nella comunità per le donne immigrate aiutandole nell’acquisizione dei rudimenti della lingua italiana, anche al fine di poter affiancare i figli in modo più proficuo durante il periodo scolastico.  Le attività si sono svolte  durante i mesi di luglio e agosto e si sono concluse con una festa l’11 settembre, alla quale hanno partecipato i bambini con le loro famiglie. Adesso il  cammino indicato di collaborazione e dialogo,  potrà proseguire con attività anche spontanee di autogestione, avendo acquisito la capacità e il metodo di confronto, per crescere  insieme»

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