GUBBIO – E’ stata presentata questa mattina, lunedì 9 novembre, nella sede comunale,  la STAGIONE DI PROSA 2017/2018 che si terrà al Teatro Comunale ‘L. Ronconi’, con 7 spettacoli in abbonamento e un fuori programma a cura del ‘Teatro della Fama’.  Erano presenti il sindaco Filippo Mario Stirati e per il Teatro Stabile dell’Umbria Bianca Maria Ragni, responsabile del circuito teatrale.

«Una grande stagione teatrale – ha osservato il sindaco Stirati - di ottima qualità e con proposte diversificate per incontrare i gusti del pubblico. Avere anteprime nazionali, proposte esclusive e attori di primo piano, è un segno di grande attenzione per Gubbio e il suo Teatro, e di questo ringraziamo il TSU. Nonostante la crisi che colpisce duramente il settore dello spettacolo in genere, riusciamo a mantenere un profilo elevato e ci auguriamo che la risposta del pubblico sia eccellente come per le passate edizioni. Mi auguro che il mondo della scuola risponda con adesione piena, visto che il teatro è anche un luogo di formazione e di intreccio tra grandi letterature e rappresentazioni culturali. Un apprezzamento va all’ottima gestione dello  scorso anno, con lo sforzo compiuto per far diventare il teatro sempre più un luogo d’incontro e di crescita condivisa, al di là del cartellone. Con lo spettacolo del ‘Teatro della Fama’ si innalza il livello di attenzione per il territorio e le sue espressioni artistiche. Sul fronte più ampio, come amministrazione, ci impegneremo con gli enti preposti, a cominciare dalla Regione Umbria, affinché si possa ricucire il ‘vulnus’ della mancata stagione di spettacoli classici al Teatro Romano, dovuta soprattutto a problemi economici. Il nostro obiettivo è che non abbia a ripetersi questa mancanza, che è stata vissuta da tutti come una carenza culturale, a discapito di uno dei luoghi più belli e rappresentativi non solo dell’Umbria ma dell’Italia intera». 

Bianca Maria Ragni ha illustrato nel dettaglio il cartellone che vanta varie produzioni e quattro esclusive riservate a Gubbio nel circuito teatrale. 

Si comincia domenica 29 ottobre, con una protagonista indiscussa del teatro italiano, Ottavia Piccolo, impegnata in una produzione del ‘Teatro Stabile dell’Umbria’, Officine della Cultura  ‘OCCIDENT EXPRESS (Haifa è nata per star ferma)’.  

Scritto da Stefano Massini  ‘Occident Express’ è  uno spettacolo di Enrico Fink e della stessa Piccolo, con la partecipazione dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Si tratta della cronaca di un viaggio, il diario di una fuga. Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipotina di 4 anni: ha percorso in tutto 5.000 chilometri, dall’Iraq fino al Baltico, attraverso la cosiddetta “rotta dei Balcani”. Occident Express è l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma soprattutto è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico  dell’umanità in cammino. Un racconto spietato fra parole e musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza. La musica suonata dal vivo dall’Orchestra Multietnica di Arezzo contribuisce a  raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi,  spazi diversi.

“Questa storia  -  confessa Ottavia Piccolo - mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte. Mi metto in cammino con Haifa e dopo non sarò più la stessa.”  

Si prosegue sabato 11 novembre con ‘LETTERE DI OPPIO’, ambientata a Londra,   una storia divertente e appassionante di Antonio Pisu,  regia Federico Tolardo con Tiziana Foschi e lo stesso  Pisu.   

Siamo nel 1860:  il Regno Unito, a causa delle dispute commerciali per l’oppio, è in guerra con la Cina da diciotto anni. A Londra Margaret Wellington, una nobildonna devota ai suoi abiti eleganti, attende con ansia il ritorno dal fronte del marito George. A farle compagnia è Thomas, un giovane, cinico ma fidato maggiordomo, il cui compito è quello di rassicurare costantemente la donna, leggendo e interpretando, in maniera piuttosto eccentrica la corrispondenza del marito in guerra. Quello che la signora Wellington ignora è che il marito è deceduto, ma Thomas, per paura di perdere il lavoro, le legge delle finte lettere scritte da lui stesso e non sa come rivelare la verità alla donna di cui si è innamorato. Margaret, dal canto suo, non è così candida e ingenua come sembra e a questo punto i ruoli s’invertono…

Domenica 3 dicembre sarà la volta di un’altra produzione del ‘Teatro Stabile dell’Umbria’:  ‘TODI IS A SMALL TOWN IN THE CENTER OF ITALY’, archetipo della provincia italiana,  scritto e diretto da Liv Ferracchiati,  dramaturg Greta Cappelletti,  con Caroline Baglioni, Michele Balducci, Elisa Gabrielli, Stella Piccioni, Ludovico Röhl. Michele, Stella, Elisa e Caroline sono quattro tuderti, una piccola tribù di trentenni con proprie regole e ritmi: gli appuntamenti preceduti da note vocali su whatsapp, gli incontri fatti di routine e noia, le chiacchiere a vuoto e i passatempi inventati. Un quinto personaggio, un documentarista, connette finzione e realtà: studia e annota le caratteristiche della città e dei suoi abitanti. 

Come si vive nella provincia italiana, in un piccolo centro in cui tutti conoscono tutti? Cos’è che a Todi è “meglio non fare”? Queste sono alcune delle domande che sono state poste per davvero ad oltre centodieci tuderti e che il lavoro mira a restituire in parte attraverso un collage che spezza e sostiene la storia dei quattro protagonisti. Uno spettacolo teatrale e, insieme, un’inchiesta sui tabù e la morale. 

Venerdì 15 dicembre è di scena ‘100M2’,  con una sempre strepitosa Sandra Milo per la prima volta a Gubbio, una commedia divertente che racconta quello che accade quando Carmen, ottuagenaria in gamba ed esuberante, interpretata da Sandra Milo, decide di vendere in nuda proprietà il suo appartamento a Sara, una giovane morigerata, fin troppo responsabile e strutturata. Carmen sembra felice, sebbene cardiopatica, è un’inguaribile ottimista che ama i suoi abiti appariscenti e i suoi discorsi chiari. Sara è molto sicura di sé, e nonostante sia nel pieno della vita, ha sempre un occhio all’orologio, ha paura di divertirsi e non osa rischiare. Ne nasce un confronto tra due donne che affrontano la vita da punti di vista assai distanti dando il via a una divertente e inimmaginabile relazione, a gag esilaranti e a teneri siparietti in un’alternanza di insospettabili cambi di direzione della trama e degli eventi. Il testo è di  di Juan Carlos Rubio, la regia di Siddhartha Prestinari,  traduzione Pino Tierno e Valentina Martino Ghiglia e oltre alla Milo, ci sono Giorgia Wurth ed Emiliano Reggente.  

Il nuovo anno inizia all’insegna della danza,  giovedì 4 gennaio, con ‘MVULA SUNGANI PHISICAL DANCE CARUSO’,  regia e coreografie Mvula Sungani,  étoile Emanuela Bianchini,  interpreti i solisti della compagnia musiche originali Unavantaluna da Lucio Dalla, Enrico Caruso e autori vari. ‘Mvula Sungani Physical Dance’ è una compagnia di estrazione contemporanea, caratterizzata da uno stile elaborato dal suo fondatore, il coreografo italo-africano Sungani, che fonde solide basi tecnico-accademiche, ricerca contemporanea e tecniche circensi, basandosi su corpo, fisicità e movimento.  Lo spettacolo vuole essere un omaggio all’Italia e a due artisti che negli ultimi secoli l’hanno resa grande nel mondo: Enrico Caruso e Lucio Dalla. Le loro canzoni e arie, unite a creazioni originali di musica etno del gruppo Unavantaluna, fanno da sfondo a uno spettacolo suggestivo ed evocativo. Un percorso narrativo contemporaneo, frutto di un viaggio autobiografico nelle esperienze del coreografo, che ama contaminare e fondere i generi partendo dalla tradizione popolare e che si muove sul filo delle emozioni, per raccontare l’Italia e la magia dei suoi luoghi e della sua tradizione artistica.  

Sabato 20 gennaio, è in programma un evento  eccezionale, un’anteprima nazionale a Gubbio, con l’allestimento di un spettacolo, intepretato da Valentina Lodovini e Ivano Marescotti ‘I HAVE A DREAM – LE PAROLE CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA’,  con gli tessi Valentina Lodovini e Ivano Marescotti che  interpretano alcuni dei più significativi discorsi che hanno contribuito al corso dell’umanità: da Demostene a Martin Luther King, passando per Pericle, Robespierre, Lady Astor, Ghandi, Kennedy, Churchill, Fidel Castro, Mandela fino a Umberto Eco. Parole che, grazie alla straordinaria attualità delle tematiche affrontate (democrazia, identità etnica, ruolo delle donne, eccidi, intolleranza religiosa… ma anche arte e letteratura), consentono di rivivere eventi che  appartengono alla memoria storica della collettività.  Durante lo spettacolo intervengono alcune voci fuori campo affidate a Gigi Proietti, Rosario e Beppe Fiorello, Catherine Spaak e Arnoldo Foà.

Sarà poi la volta di un felice ritorno, quello di Ascanio Celestini giovedì 22 febbraio in ‘PUEBLO’,  una produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Fabbrica in coproduzione con Romaeuropa Festival 2017. In questo nuovo spettacolo Celestini crea ancora una volta un ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identificarsi con i suoi protagonisti, come  Violetta. 

Il cartellone in abbonamento si chiude martedì 13 marzo all’insegna del sorriso con ‘LA VEDOVA SCALTRA’,   una commedia di Carlo Goldoni,  regia Gianluca Guidi.  Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno  vestono i panni dei protagonisti di una delle più divertenti e raffinate commedie goldoniane!  “Mi piace Rosaura Lombardi vedova de’ Bisognosi - dice il regista  Guidi -  una donna moderna, dalla natura antica. Per seguire il suo scopo, mette a nudo le debolezze del genere maschile, fino a metterle quasi in ridicolo. Complici la sua Venezia, il Carnevale, e la sua modernità, Rosaura nasconde il suo volto dietro a una maschera e la usa a guisa di condottiero per vincere (forse inconsapevolmente) una guerra di cui lei stessa non conosce i confini se non quelli personali.” 

Fuori abbonamento, una tre giorni con il ‘Teatro della Fama’: venerdì 16 e  sabato 17 - alle ore 21,15, domenica 18 febbraio - alle ore 17 -  verrà rappresentata ‘LISISTRATA – Colei che scioglie gli eserciti’, dal testo di Aristofane,  regia Laurent Deneveaux,  un viaggio comico ed esilarante nell’Antica Grecia. Immersi nella calda luce dell’Egeo, accompagnati da musiche e danze antiche, rivivremo le vicende comiche attraversate dal tema del potere dell’eros che hanno visto le donne di Atene, Sparta e di tutta la Grecia unirsi con l’unico scopo di far cessare la guerra. Un esempio quanto mai attuale di come le donne unite e non divise possono cambiare le sorti dell’umanità. Una commedia irriverente popolata da dei, uomini e animali. Il linguaggio licenzioso tiene fede al testo originale che si è scelto di mettere in scena in versione integrale, senza censure. Gli  interpreti  sono:  Simona Minelli, Lucia D’Acri, Cecilia Pastorelli, Nicoletta Barbetti, Mara Nardelli, Mirella Vispi, Greta Carletti, Maddalena Vantaggi, Tania Picchi, Marinella Baldinucci, Valeria Dallavalle, Giovanna Uccellani, Michele Pastorelli, Diego Parlanti, Angelo Mischianti, Giuliano Traversini, Luca Bianchini, Giacomo Pastorelli, Francesco Fiorucci, Alessandro Pannacci, Samuele Radicchi,  coreografie e danzatori Scuola di danza Città di Gubbio, costumi Emanuela Iura, trucco Mara Nardelli e Giulia Maria Uccellani,  regia luci Fabrizio Zuccheri, regia audio Andrea Fioroni,  regia video Maddalena Vantaggi, scenografie e supporto tecnico Juji servizi per lo spettacolo, assistente di produzione Elena Minelli. 

Per ulteriori info su prezzi e abbonamenti, che sono rimasti invariati, consultare il sito www.teatrostabile.umbria.it   oppure www.comune.gubbio.pg.it , telefoni 075 575421 -  075 9237702 – 075 9278044 – 075 9275551.

 

 

 

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