Le guardie zoofile, sono vere o è una truffa ignorata dalle istituzioni?
Finti agenti di guardie zoofile, inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia. Pd (Bistocchi e Zuccherini): “Riconoscimenti anche da parte del Comune di Perugia, fatto gravissimo”. Depositata un’interrogazione urgente in discussione mercoledì 30.
Da quanto è emerso recentemente dalla stampa locale e dalle indagini della Procura della Repubblica di Perugia, una associazione di Protezione civile, l'Aeop (Associazione europea operatori di polizia), durante le attività assegnatele dalle amministrazioni, avrebbe largamente e ripetutamente trasceso dai propri compiti, camuffandosi da veri e propri operatori di polizia, con tanto di divise e lampeggianti,
tesserini simil polizia e giubbotti antiproiettile. A molti malcapitati cittadini, fermati da alcuni “sceriffi” della suddetta associazione, sono state contestate violazioni amministrative, addirittura con rilascio di verbale e, a volte, perfino di contravvenzioni. In particolare l'associazione si presentava come"sezione di
polizia giudiziaria, con guardie particolari zoofile" ed era registrata in qualità di Associazione Prociv presso la Regione Umbria, che a quanto pare le avrebbe versato anche diverse decine di migliaia di euro, grazie a qualifiche mai conseguite come realtà di volontariato e di protezione civile. Durante il periodo pandemico, più volte sono arrivate segnalazioni da parte di cittadini, commercianti, e informalmente anche da alcuni amministratori, su una associazione Prociv, ufficialmente incaricata dal Comune di Perugia ad operare durante quel periodo, che faceva leva sull’incarico assegnatogli dall’Amministrazione comunale, per poi travalicarlo pericolosamente, con la minaccia di sanzioni a cittadini e commercianti.
La Procura della Repubblica di Perugia ha chiuso le indagini a carico di 17 persone, che ora incorrono in ipotesi di reato quali usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa aggravata e minacce. Negli ultimi anni, tali soggetti hanno operato nel territorio umbro, e perugino in particolare, spaziando in molti settori, dall’abbandono dei rifiuti, al maltrattamento di animali, ai controlli stradali, svolgendo queste attività senza averne titolo, come sostiene sempre la Procura.
Da quanto si apprende dalla stampa locale in queste settimane, l'associazione in oggetto ha pensato di difendersi da tali accuse (ipotizzati i reati di usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa aggravata e minacce), sottolineando il buon lavoro svolto durante la loro attività, e rivendicando il riconoscimento a loro consegnato dal Comune di Perugia direttamente dalle mani del Sindaco Andrea Romizi e
dell'Assessore Luca Merli.
Tra le persone indagate nel procedimento, una di queste ha perfino partecipato, anche se in modo saltuario, ma più di una volta, alle sedute della Consulta comunale dei diritti per gli animali, in qualità di responsabile di zona per Eital (Ente Italiano Tutela Animale e Legalità), ente che a suo tempo ha inglobato le due associazioni Aeop e Agriambiente.
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