La guardia medica... c'è o non c'è?
“Diversi cittadini ci hanno segnalato l’assenza di medici alla guardia medica di Ponte San Giovanni. A quanto pare, per la giornata odierna, la guardia medica di Ponte San Giovanni non aveva il medico di guardia sebbene il servizio fosse regolarmente aperto. Ma c’è di più: l’infermiera presente non era informata di tale assenza che ha costretto i cittadini a rivolgersi alla guardia medica della Pallotta o direttamente al pronto soccorso creando ulteriore affollamento e conseguenti disservizi. I cittadini umbri continuano a subire una gestione della sanità approssimativa e senza controlli a discapito della propria salute.
È ormai evidente che l’assessore alla sanità non sia in grado neanche di governare l’ordinaria amministrazione, sarà forse perché ha deciso di lavorare in smartworking dal Veneto? Fatto sta che nel frattempo i cittadini bisognosi di cure devono arrangiarsi. Il servizio sanitario pubblico umbro è alla deriva e la situazione non può che peggiorare con l’ennesima follia dell’autonomia differenziata voluta dalle destre.
Con una situazione così fuori controllo, un'ulteriore decentralizzazione economica non farebbe altro che peggiorare la situazione, aumentando le disuguaglianze territoriali e penalizzando ulteriormente i cittadini umbri. È essenziale che la Regione prenda immediati provvedimenti per garantire che i servizi sanitari, inclusa la guardia medica, siano sempre efficienti e accessibili, anche durante il mese di agosto e nei fine settimana”. Così con una nota congiunta la deputata Emma Pavanelli, il consigliere regionale Thomas De Luca e i consiglieri comunali Antonio Donato e Stefano Nuzzo.
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