Gualdo T./Libera discarica in libera Umbria?Monacelli ci "regala" l'inceneritore
Nei giorni scorsi avevamo posto l'attenzione su due stravaganti prese di posizione in materia di rifiuti e di costi di smaltimento espresse da Tutti Uniti per Gualdo, magari in buona fede, e rilanciate dal consigliere regionale UDC Sandra Monacelli con una specifica interrogazione rivolta alla Giunta regionale, con un appeal più malizioso. Entrambi lamentavano l'aumento del 30% dei costi di smaltimento a carico del Comune di Gualdo Tadino e di ESA e sostenevano l'assurda tesi della "libera" concorrenza tra le discariche e la libera possibilità da parte dei Comuni di poter conferire in quella discarica che avrebbe applicato loro le migliori condizioni economiche.
Di primo acchitto, avevamo interpretato il ragionamento di due delle tre forze della maggioranza che governa la nostra Città come un mettere le mani avanti e giustificare preventivamente i pesanti rincari delle bollette per i rifiuti che subiranno i gualdesi e che saranno giocoforza inseriti nel bilancio di previsione che la Giunta sta predisponendo, tanto per dire noi non c'entriamo niente, la colpa è sempre di chi cospira contro la gualdesità, anche sullo smaltimento dei rifiuti.
Le posizioni, per quanto confortate dai dettagli precisi sui percorsi dei rifiuti e sulle tabelle tariffarie applicate per il loro conferimento, denotavano una scarsa conoscenza in materia di politica avanzata dei rifiuti e del loro ciclo più virtuoso e la linea pericolosa e perniciosa di ragionamento su cui si basavano portava comunque dritti alle uniche possibilità alternative ma sciagurate secondo le quali gli aumenti si potrebbero evitare in futuro. Ovvero la libera concorrenza tra le discariche, così come sottolineato dagli estensori dei documenti, o addirittura il ritorno al passato, come potrebbe essere la realizzazione di una nuova discarica nel territorio comunale.
Tutto ciò in barba ad ogni altra considerazione che riguardasse la necessità di governare il ciclo dei rifiuti in un contesto di pianificazione e di regolamentazione regionale, la necessità di abbattere la quantità di rifiuti prodotti, la necessità di operare controlli e alla bisogna sanzioni, la necessità di favorire l'informazione e l'educazione civica, la necessità di indirizzarsi definitivamente verso una politica spinta per la raccolta differenziata.
La Monacelli è andata ben oltre queste nostre interpretazioni e supposizioni, comunque logiche e lineari. Non solo libera discarica in libera Umbria, non solo più discariche e più a buon mercato per tutti: ieri, solo per portare avanti i suoi giochetti politici degni della peggior prima Repubblica con un PD che ha smentito la stessa Presidente Marini e i suoi tentativi di mediazione positiva, la consigliera regionale dell'UDC ha "regalato" ai cittadini dell'Umbria, e quindi anche ai gualdesi, un bel pacchetto infiocchettato di tutto punto ma velenoso dentro che si chiama inceneritore.
La Monacelli ha infatti votato, insieme a PD e socialisti, il collegato alla finanziaria regionale dove con un colpo di mano dei "democratici" si è previsto l'avvio del percorso per l'individuazione dell'area per un bell'inceneritore nel contesto territoriale dell'Ati 2, contro le stesse indicazioni della Giunta regionale. Le motivazioni profonde di questa nobile, coraggiosa e lungimirante scelta? Come riportato dalla stampa, per dire no al Fronte del No, Rifondazione, IDV e la sinistra di alternativa, per intenderci, ha detto sì a bruciare i rifiuti.
Se l'inceneritore si farà, ma non crediamo, anche il Comune di Gualdo saprà finalmente dove conferire e come abbattere i costi di smaltimento. Il messaggio diventa inevitabilmente questo: continuate a produrre quanti rifiuti volete, non perdete tempo a differenziarli, tanto verranno bruciati e magari, anche se a danno della salute dei cittadini che respireranno i fumi dell'impianto, ci guadagnerà qualcuno che trasformerà quel fuoco in energia, per produrre nuove montagne di rifiuti. Mission accomplished: la Monacelli ha fatto sui rifiuti anche il bene di Gualdo, non solo dell'Umbria.
Diversamente da lei, noi crediamo che la nostra Città, anziché gridare ai complotti, piangersi addosso e scegliere scorciatoie antiquate in materia di rifiuti, abbia la possibilità e debba incamminarsi definitivamente verso obiettivi di qualità, di benessere e di virtuosità per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, così come l'Umbria, nell'interesse collettivo della comunità regionale, debba indirizzarsi verso uno sviluppo compatibile e sostenibile sotto il profilo ambientale, attraverso soluzioni innovative ed avanzate.
Per quanto riguarda la nostra Città, la ripubblicizzazione e il risanamento definitivo dell'ESA resi possibili, ad onor del vero, sia grazie all'operato della precedente Giunta sia grazie a quello dell'attuale, che grazie ai management che si sono susseguiti negli ultimi anni, consentono oggi di guardare al futuro con più serenità e, soprattutto, con l'ambizione e la perseveranza di conseguire nuovi e più avanzati obiettivi. Il primo dei quali deve essere la raccolta differenziata: solo lo sviluppo di una politica spinta verso la raccolta differenziata dei rifiuti e quantomeno una sperimentazione di una politica per i rifiuti zero può ottenere dei benefici stabili e duraturi in termini ambientali, anche occupazionali, senz'altro economici. Solo livelli alti di raccolta differenziata possono abbattere i costi del conferimento e di riflesso i tributi dei contribuenti-cittadini-consumatori, possono creare un circolo virtuoso dal punto di vista economico e sociale, possono garantire la salvaguardia dell'ambiente anche come brand remunerativo dal punto di vista economico e sicuramente possono fare della qualità della vita uno strumento di sviluppo locale e di coesione sociale.
E' per questo che ogni programma di consolidamento economico ed organizzativo ed ogni progetto di sviluppo delle attività dell'ESA non può più prescindere dall'assumere la raccolta differenziata spinta come priorità di programmazione e di intervento. Siamo in una piccola Regione e la nostra è una piccola Città e questi sono obiettivi concreti e fattibili.
E' questa la sfida vera che va posta all'amministrazione comunale attuale, deve essere questa una delle sfide principali su cui imbastire un progetto politico per l'alternativa ed è anche di questo che ovviamente si parlerà nel convegno organizzato da "la sinistra per Gualdo" il prossimo 15 aprile su "Economia, energia, ecologia: le vere sfide per Gualdo".
Non certo dell'inceneritore, questo moderno altare sacrificale eretto dai poteri forti su cui anche Sandra Monacelli prontamente si è genuflessa.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini
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