GUALDO TADINO - Dopo l’inaugurazione del Parco “Terra” di San Rocco ed il potenziamento dell’area giochi di Biancospino denominata “Aria”, oggi è stata la volta del Parco “Acqua” di Cartiere. “Ed entro il mese di ottobre – ha dichiarato il Sindaco Roberto Morroni intervenuto al taglio del nastro – andremo ad inaugurare il parco “Sole” di Cerqueto per completare il progetto delle aree parco e rendere Gualdo Tadino una città più moderna e vivibile”.

 

L’inaugurazione di questa mattina è stata una vera e propria festa con tantissimi bambini della vicina scuola di Cartiere, gli abitanti del quartiere e la Pro Loco Cartiere, Caselle, Casale che ha organizzato un ricco buffet di benvenuto.

 

“Sono molto felice e voglio condividere questa gioia con voi – ha esordito il Sindaco rivolgendosi ai bambini, agli insegnati e a tutti i presenti -. Con questo progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e reso possibile grazie all’opera di riambientamento delle cave che sta effettuando la ditta Cava Mancini, vogliamo contribuire a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e ad offrire spazi adeguati per il gioco dei ragazzi di cui la città aveva un grandissimo bisogno. Nonostante le tante difficoltà stiamo facendo numerosi passi avanti e sono convinto che stiamo andando nella giusta direzione, guardando al futuro con coraggio, fiducia ed ottimismo”.

 

Il Sindaco ha poi voluto ringraziare la Giunta Comunale, in particolare l’Assessore all’Ambiente, la ditta Cava Mancini, l’azienda Kompan - che si è occupata della realizzazione dei giochi utilizzando solo materiali eco-sostenibili e di pregevole qualità –, l’Ufficio Patrimonio del Comune, il Dirigente scolastico Prof. Gaetano Ferrara, gli insegnanti e tutti i bambini che hanno colorato con la loro allegria questa bella giornata.

 

Un ringraziamento particolare l’Amministrazione l’ha voluto rivolgere alla Pro Loco ed al suo Presidente: “sicuramente una delle più attive del territorio, con la quale stiamo lavorando in maniera seria e proficua”. Pro Loco che, tra l’altro, si è adoperata per spostare i vecchi giochi presenti nell’area, nella zona di Casale.

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