Gualdo Tadino riduce rifiuti? Meno inquini più paghi, non è la via giusto
Da una statistica diffusa in questi giorni, Gualdo si conferma come uno dei due comuni più virtuosi dell'Umbria in materia di produzione di rifiuti urbani per numero di abitante, tra quelli di una certa rilevanza demografica. Ogni gualdese produce 430 Kg di rifiuti all'anno. Questa notizia fa il paio con il premio per gli imballaggi di plastica consegnato lo scorso anno alla nostra Città, nell'ambito del Rapporto annuale di Legambiente sui Comuni Ricicloni. Un riconoscimento su cui già ebbi modo di esprimere apprezzamento, sottolineando come l'obiettivo fosse d'esempio per perseguire con successo politiche per la raccolta differenziata, la riduzione, il recupero e il riutilizzo dei rifiuti.
Per quanto sulla rilevazione del nuovo dato abbiano senza alcun dubbio inciso gli effetti di una progressiva e notevole riduzione dei consumi seguita alla crisi che a Gualdo s'è fatta sentire più che altrove, la notizia è di quelle rimarchevoli e ci conforta ancora una volta su come sia possibile fare meglio e di più per realizzare politiche a rifiuti zero, visti i comportamenti virtuosi tenuti dalla stragrande maggioranza dei gualdesi, famiglie ed operatori economici, nella produzione e nella gestione dei propri rifiuti, per un ambiente più sano e per una migliore qualità della vita.
Non solo. In un quadro regionale che non è così confortante, Gualdo può e deve fare da battistrada in questa direzione, spingendo l'acceleratore e traguardando nuovi e più virtuosi obiettivi nella prospettiva delle 4 R, con le migliorie da apportare nella gestione economica ed organizzativa dei servizi in capo ad ESA, la municipalizzata dei rifiuti, che come tale deve resistere e deve essere salvaguardata. Piccolo e pubblico è infatti bello, tanto più se in futuro lo renderemo anche più partecipato e trasparente. E, visti i risultati, è anche funzionale ed efficiente, a differenza di quanto vorrebbero farci credere le sirene della privatizzazione, del monopolio e dell'incenerimento.
Infine. C'è chi, in questo quadro di luci, è pronto a rivendicare il merito politico ed amministrativo di determinati risultati. Io ci penserei due volte: resta infatti da spiegare un'ombra gigantesca. Come mai abbiamo la Tares più cara dell'Umbria, a fronte di una così importante riduzione nella produzione stessa dei rifiuti o della realizzazione degli obiettivi di raccolta differenziata posti dal piano regionale? In nessun'altra Città d'Italia o del mondo succede una roba così, ma funziona che se più riduci, differenzi, ricicli e riutilizzi meno paghi e chi inquina di più, più paga.
É con tutta evidenza che a Gualdo, con l'ex Giunta Morroni, molte cose non hanno funzionato secondo quei principi e secondo il buon senso. Resta da vedere che cosa e perché. Saldare i benefici ambientali derivanti da una strategia a Rifiuti zero con i benefici economici che i cittadini hanno da trarre dalle loro buone prassi, è la sfida che poniamo noi dell'alternativa popolare, civile e di sinistra. Rifiuti zero si può, per pagare meno!
Gianluca Graciolini, candidato alle Primarie per Gualdo
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