GUALDO TADINO - L’estate non è ancora conclusa del tutto, ma per il Polo Museale di Gualdo Tadino si profila già un’ottima previsione di bilancio per la stagione turistica 2011 che ha fatto registrare un picco di presenze soprattutto per i mesi di luglio e agosto che hanno visto quasi doppiare le cifre del 2010 in piena corrispondenza col trend positivo di tutta la regione.

La professionalità, il costante e qualificato impegno nella promozione e nella valorizzazione delle strutture, l’audacia nel raccogliere e superare nuove sfide, sono le carte vincenti del Polo Museale gualdese. Una strategia gestionale giovane e dinamica che sta raccogliendo i meritati frutti, imponendosi all’attenzione delle istituzioni, della comunicazione e del settore turistico e culturale nel territorio dell’alto Chiascio e non solo.
“Il Polo Museale – spiega la direttrice Catia Monacelli – è nato dalla messa in rete del Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”, del Museo Civico Rocca Flea e della Chiesa Monumentale di San Francesco; l’Ente gestore, inoltre, ha il privilegio di coordinare anche le attività culturali del Palazzo del Bargello – Esposizione della Balestra a Gubbio. Lavoriamo con impegno e passione nella convinzione che l’adeguata valorizzazione delle strutture costituisca un’opportunità concreta di crescita per la città, che possiede risorse di grande valore, stimate a livello nazionale, che necessitano di una dedizione competente e all’avanguardia. Questa estate è stata speciale in tutti i sensi, sia per le presenze numeriche che ci hanno dato ragione, sia per la grande emozione nel ricevere uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali, Il Globo Tricolore, destinato a studiosi e ricercatori che si sono distinti per il loro operato. Riconoscimento che divido in assoluto con tutte le stimate colleghe che compongono una realtà tutta al femminile”.

“A fare la differenza nella stagione estiva 2011- sottolinea l’assessore Silvia Minelli, che si è adoperata a tal proposito - è stata la partecipazione al progetto della Regione Umbria Distributori d’arte, che ha messo a disposizione del Polo e della città sei giovani che hanno fatto un’esperienza di volontariato formativo collaborando nella gestione delle strutture del Polo, garantendo la fruizione di servizi essenziali come il punto informazioni nella centrale Piazza Martiri e soprattutto contribuendo all’apertura di spazi normalmente chiusi al pubblico, come la Torre Civica del Palazzo del Podestà che ha ospitato ben due mostre, una del pittore Nedo da Gualdo e l’altra di Remo Giombini, e si prepara alle prossime personali degli artisti Sauro Nardelli e Vincenzo Martini.”
Anche alla Rocca Flea il grande afflusso di presenze è stato certamente influenzato dalle numerose iniziative, come le due serate di visita guidata in notturna “Alla scoperta della Rocca Flea” che hanno dato la possibilità a molti visitatori e cittadini di entrare in contatto diretto con questo magnifico monumento e le sue apprezzate collezioni; la mostra di arte contemporanea di Piergiuseppe Pesce “XX secolo” e la mostra, tuttora in corso, visitabile fino al 25 settembre “Omaggio a Benito Cavalieri”, che hanno portato linguaggi espressivi insoliti all’interno delle mura della fortezza federiciana; il Gran Galà dell’imprenditoria umbra, che ha accolto decine di imprenditori nell’atmosfera esclusiva di una notte stellata all’interno dello splendido parco antistante la fortezza, proponendo un nuovo ma vincente dialogo tra il mondo dell’arte e della cultura e quello del fare impresa; la rassegna d’arte “Il cortile degli artisti”, che ha aperto gli spazi della Rocca alla libera creazione artistica “en plein air” con risultati molto soddisfacenti in termini di presenze, sia di artisti che di pubblico. Notevole anche il livello artistico delle opere a concorso che saranno esposte dall’11 al 18 settembre in una collettiva all’interno della Torre Civica.

“Siamo molto soddisfatti dell’operato del Polo Museale – evidenzia l’Assessore alla Cultura Simona Vitali – valido esempio di intraprendenza, professionalità, impegno e versatilità nella gestione del patrimonio culturale della città.” 

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