La FP CGIL esprime profonda contrarietà per l’affidamento da parte dei Comuni di Gualdo Tadino e Gubbio della gestione dei nidi comunali ad una Cooperativa che applica un contratto altamente penalizzante per i lavoratori, che già guadagnavano meno delle educatrici comunali, con le quali lavorano gomito a gomito.

Ancora una volta, ci troviamo di fronte a gare di appalto che premiano le offerte economiche più vantaggiose prima che la qualità del servizio che si intende garantire, utilizzando un CCNL proprio delle scuole private o parificate e che non ha nulla a che vedere con gli asili nido, esternalizzati sì, ma sempre pubblici.

Nei bandi, infatti, pur essendo inserita una generica clausola sociale che dovrebbe tutelare la salvaguardia del posto di lavoro, non è fatta menzione di una clausola economica che garantisca il mantenimento delle condizioni economiche e contrattuali preesistenti.

E’ un fenomeno, questo, che si sta diffondendo a macchia d’olio nella nostra regione, da Massa Martana a Collazzone e oggi a Gualdo Tadino e Gubbio.

I lavoratori, ormai rassegnati e a volte anche minacciati di pesanti modifiche del rapporto di lavoro, quando non la perdita dello stesso, accettano obtorto collo“quel che capita”, garantendo comunque la stessa professionalità espressa finora, ma con meno tutele e meno salario.

Per la FP CGIL Umbria, la qualità e la quantità del servizio educativo passa necessariamente dalla omogeneizzazione dei trattamenti economici e contrattuali del personale dedicato, indipendentemente dalla natura del CCNL applicato.

Per questo la FP CGIL Umbria, come sempre, si schiera dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti e, così come accaduto per la vertenza delle educatrici dipendenti del Comune di Perugia, sarà pronta a qualsiasi forma di mobilitazione che si ritenesse necessaria.

 

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