Gualdo Tadino. Cave: asta deserta al Comune non entrerà un € fine della storia
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L'asta pubblica per la vendita del materiale lapideo bandita in fretta e furia dall'Amministrazione comunale di Gualdo Tadino, dopo che essa s'era dovuta rimangiare la delibera estiva con cui si intendeva “regalarlo” a trattativa privata, è andata dunque deserta e la breccia rimane sul groppone del Sindaco e della Giunta.
Dopo tre anni di attività estrattiva diventa oramai inoppugnabile che al Comune non entrerà il becco di un quattrino. Si confermano così tutti quei pesantissimi rilievi da noi sempre avanzati nel merito di tutta la vicenda. Col fallimento dell'asta cade infatti l'ultimo presupposto che potesse ancora giustificare la prosecuzione dell'attività di cava ed ogni giorno in più che si indugia nel non chiudere definitivamente la partita non è solo un regalo ai cavatori, ma va ad aggravare il danno economico e patrimoniale al Comune di Gualdo Tadino. Se al fine di evitare altri danni all'Ente e riportare alla ragione questa Giunta non sono bastate le fidejussioni farlocche o lo stesso recentissimo sequestro operato dalla Forestale della discarica abusiva di rifiuti speciali nell'ex-cava Pian delle Quaglie, l'esito finale di quest'asta e di tutte le procedure che ad essa sono precedute certifica, senza alcuna possibilità di appello, il crack di Morroni e compagnia sulle cave.
Come abbiamo sempre sostenuto, non un euro sarebbe mai entrato al Comune dalla riapertura delle cave, non certo in ragione di un'operazione economico-finanziaria per la vendita del materiale lapideo malamente concepita fin dalle origini: la stessa bozza di bilancio di previsione in cui la Giunta si è ostinata ad inserire anche quest'anno i 270 mila euro quali presunte entrate di quell'operazione è oramai carta straccia.
Al punto in cui si è giunti servono pertanto atti conseguenti ed oramai inevitabili per la sospensione definitiva dell'attività estrattiva, prima che la storia prenda una piega diversa da quella politica ed amministrativa, a meno che non si voglia incorrere in pesantissime sanzioni giudiziarie che potrebbero prima o poi travolgere i membri dell'Amministrazione comunale.
La sinistra per Gualdo, l'unica opposizione che su tutto ciò ha sempre dato battaglia, rivolge un invito perentorio e definitivo alla Giunta: su questa storia delle cave va scritta una volta per tutte la parola fine.
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