PERUGIA - Organizzazioni professionali, assessorati regionali alla Sanità, all’Ambiente e all’Agricoltura, Università e Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo) insieme per redigere un documento programmatico, il piano zootecnico regionale, volto al risanamento del settore ed alla programmazione delle sue linee di sviluppo. Confagricoltura accoglie positivamente l’istituzione del gruppo di lavoro e l’impegno della Regione, come dimostrato dall’incontro, questa mattina, con l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Fernanda Cecchini.

L’assessore ha più volte ribadito come sia fondamentale, nella redazione del piano zootecnico, tenere in considerazione i territori vocati alla zootecnia e all’agricoltura, come Marsciano e Bettona e impegna la Regione a intervenire sulle norme che regolano le attività zootecniche semplificandole e rendendole più chiare. Ha auspicato altresì il rispetto delle regole e i requisiti di sostenibilità ambientale e paesaggistica da parte degli allevatori.

Confagricoltura durante l’incontro ha chiesto certezze, quindi, non solo sul piano della semplificazione del quadro normativo, ma anche sulla risoluzione, partendo da un'analisi accurata, delle criticità consolidate negli anni. Gli allevatori si aspettano regole certe che consentano di svolgere la loro attività creando lavoro e ricchezza per i territori e l’economia regionale. La prima emergenza è quella del comparto suinicolo collegate alla gestione ecosostenibile dei reflui: esistono infatti oggi tecnologie che permettono di allevare i capi di bestiame nel pieno rispetto dei requisiti ambientali e igienico-sanitari, mantenendo il potenziale produttivo. E’ inoltre indispensabile la collaborazione delle amministrazioni territoriali alle quali spetta la valutazione dei progetti di miglioramento e adeguamento delle strutture esistenti: solo attraverso un confronto costruttivo con gli Enti competenti è possibile implementare l'attuale livello tecnologico degli allevamenti.
Una volta poste le condizioni per pianificare la ripresa del comparto diventa indispensabile operare una riorganizzazione delle norme in materia di ambiente e igiene e sicurezza degli allevamenti, avendo come priorità i comprensori di Bettona e Marsciano con la riattivazione dei rispettivi impianti consortili di trattamento dei reflui.

Altro punto importante è sicuramente il mercato. Confagricoltura si aspetta non solo interventi di filiera che consentano, attraverso gli strumenti finanziari come il Psr (programma di sviluppo rurale), di creare sistemi di commercializzazione più redditizi, ma anche risorse per far fronte agli investimenti necessari per l'adeguamento dei siti produttivi e la relativa gestione.
 

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