di Marco Casavecchia - 

PERUGIA - Ricapitoliamo la situazione relativa alla rosa del Grifo, al momento attuale. Nel ruolo di portiere ci sono due classe '91, cioè Despucches e Ragni; in difesa, già sottocontratto Anania, Pupeschi, Zanchi, Cacioli e Russo più il giovane Proietti, il Perugia è alla ricerca di un forte difensore centrale da affiancare a Cacioli (sempre in prima fila Emerson, poi Colombini) e forse anche di un secondo, per irrobustire numericamente il reparto. Non del tutto naufragata l'ipotesi Cenerini, radio-mercato riporta anche l'interessamento per il giovane centrale del Pisa, Audel.

A centrocampo, Battistini potrà contare su Borgese, Benedetti, Giuliacci (non ci risulta ancora ufficiale) e Carloto, che firmerà appena rientrato dal Brasile. Il presidente Damaschi, in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, ha affermato che anche il centrocampo, nonostante l'arrivo del mediano ex Lucchese, subirà qualche ritocco. Gli esterni ci sono: Margarita, Ferri Marini, Luchini, Moscati e Sansotta dovrebbero garantire anche soluzioni tattiche diverse e fantasia. Il nodo resta l'attacco, Clemente è un'ottima scelta, lo stesso Ferri Marini, può giocare nel ruolo di seconda punta, Gucci e Padovani, giovani con ottime referenze, dovrebbero garantire potenza atletica e alternative utili all'occorrenza, ma manca ancora il finalizzatore centrale, la punta pesante da doppia cifra. Damaschi si dice sicuro al 99% che Amoruso si aggregherà al gruppo, magari rifiutando l'esperienza come dirigente alla Reggina. Resta però l'incognita della tenuta atletica di u giocatore di 37 anni, per di più poco utilizzato nell'ultima stagione.

La classe è sicuramente la stessa, pura e cristallina, ma l'età ed un campionato duro e lungo come quello che si prospetta in seconda Divisione, potrebbero scoraggiare l'ex grifone dei tempi d'oro dal tentare l'ultima avventura in campo. Poi magari, dopo i primi giorni di allenamento, costatato che il fisico gli dà le giuste risposte, Amoruso deciderà di proseguire, con piena soddisfazione sua e del socio Biavati, convinto sponsor del giocatore. Nella stessa intervista a cui facevamo riferimento prima, Damaschi spiega anche del perché delle tante rinunce ai protagonisti di ieri.

Complice la virata della Lega, effettuata a Giugno, sui classe '91, avendo il Perugia già preso impegni con i classe '90, e dovendo allestire una rosa che comprendesse non meno di dieci giovani nati dopo il 1° gennaio '89, si è visto costretto ad operare dei tagli, dolorosi ancorché necessari. Resta in bilico il solo Mocarelli, al quale, forse, sarà oltremodo doloroso, per qualcuno, dare "il pan di squaglio". Il Presidente si sofferma poi sulla assurda ipotesi di gironi di Seconda divisione "anomali". Come abbiamo già osservato anche noi, il numero complessivo delle Società ammesse, tra Prima e Seconda, dovrebbero essere ben 78 (77 in regola, più il Rimini ammesso quale vincente dei play off di serie D). Se la volontà della Lega è quella di formare due gironi da 18, in C1, resterebbero ben 42 società (forse anche di più verrà accettato il ricorso del Catanzaro) da collocare in C2. due gironi da 21 sarebbe un idiozia, uno da 20 ed uno da 22, una solenne ingiustizia.

Tuttavia, leggendo le dichiarazioni rilasciate dal Sig. Ghirelli, ora direttore generale della lega, in un'intervista al Corriere dello Sport, nella quale si propongono: i tagli come soluzione di tutti i mali (dove l'ho già sentita questa?) e, a breve, una serie C a 60 squadre, ci domandiamo quali criteri verranno seguiti useranno per eliminare le 18 o più squadre ora eccedenti, in un paio di anni? Si spera che queste muoiano da sole, attraverso un suicidio economico collettivo, autoescludendosi di conseguenza? Si userà, quale criterio, quello del bacino di utenza (come se non bastasse aver perso più di 3 milioni di tifosi quest'anno)? Oppure si sceglierà il criterio della sicurezza e della idoneità degli impianti?

Ma allora, in questo caso, che vuol dire, che fin che ha fatto comodo, gli impianti non a norma o non tali da garantire la sicurezza dei tifosi, andavano bene lo stesso ed ora, invece, per attuare la riforma epocale (ma dove ho sentito anche questa?) gli stadi (finalmente) dovranno garantire a tutti l'accesso allo spettacolo, senza restrizioni e divieti? Del resto, noi umili prof. di scuola media, che ne sappiamo di queste cose? Che c'entra la matematica con i numeri del calcio e le complicate "innovazioni macalliane"? MC www.ac-perugia.net

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