di Marco Casavecchia

Con la prossima partita in casa, inizierà, per il Perugia, un ciclo di gare che vedranno impegnati in casa i biancorossi in tre incontri su quattro; quattro su quattro, se dovesse andare in porto l'ipotesi di disputare la gara con la Pontevecchio a sedi invertite, oltre al ritorno di Coppa Italia con il Pontisola, gara che dovrà consegnare al Perugia l'accesso alla finale al Flaminio.

La squadra, nel mese di marzo, sarà chiamata a confermare il buono stato di forma fisica e mentale, e a dare continuità agli eccellenti risultati che le hanno consentito di mantenere il vantaggio sulla seconda, oltreché allungare sulla terza staccata di nove punti (l'equivalente di tre gare). Inanellare altrettanti successi nei prossimi incontri significherebbe, sicuramente, consolidare l'attuale primo posto in classifica quasi sicuramente ampliando anche il divario di punti. C'è da considerare infatti l'ipotesi che, nello scontro diretto tra Castel Rigone e Todi, previsto alla decima di ritorno, potrebbe uscirne un nulla di fatto o una vittoria dei padroni di casa, risultati favorevoli alla causa biancorossa.

Battistini, a suon di risultati, sembra stia convincendo anche gli ultimi scettici, dimostrando di saper gestire l'ampia rosa a disposizione e trovando idonee soluzioni di gioco anche quando le squalifiche e gli infortuni creano qualche problema in uno o più reparti. I giovani crescono e si confermano, gara dopo gara, contribuendo alle vittorie del Grifo tanto quanto i veterani.

Riommi in porta, nonostante la giovane età per un portiere, in più di un'occasione ha saputo cavarsela con sicurezza, offrendo garanzie e sicurezza. Di Rampi e Benedetti, c'è poco da dire. Pupeschi e Zanchi la loro parte la fanno sempre, ma l'ulteriore bella notizia è che a Sesto si è avuta la conferma che Battistini, all'occorrenza, potrà contare su un giovanotto di belle speranze e di qualità, quel Rocchi che dimostra di possedere numeri da attaccate vero: protegge la palla, la appoggia al compagno libero e suggerisce l'assisti vincente. Dei vecchi che dire? Taccucci e Serrotti ci hanno sorpreso per la professionalità e l'impegno, con cui hanno atteso il loro turno senza creare problemi, D'Ambrosio è una garanzia, Mocarelli sembra un ragazzino, Placentino ci mette sempre la firma, Frediani non ci stupisce più. Il "Benvenuto Cellini" delle parabole calcistiche ormai sembra aver definitivamente ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Ha avuto occhio il Presidente a non cederlo a gennaio. Un solo rammarico: non averlo avuto così fin dalle prime giornate. Con un "Fred" così, avremmo probabilmente quasi già staccato il biglietto per la C. Ed ora, con il rientro degli altri "big", finalmente Battistini potrebbe avere gli unici problemi dei quali un allenatore non si lamenta mai: quelli legati all'abbondanza. Un saluto. MC www.forzaperugia.net

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