di Marco Casavecchia

Campionato chiuso? Secondo gli addetti ai lavori, giornalisti e opinionisti vari, tifosi e protagonisti sembrerebbe di sì. Otto punti di vantaggio sulle seconde in classifica appaiono, oggettivamente, difficilmente colmabili; pur immaginando anche una inopinabile sconfitta casalinga domenica con il Castel Rigone, e la contemporanea vittoria del Todi a Deruta, resterebbero da disputare tre gare per difendere il vantaggio di cinque punti, contro una Voluntas Spoleto ormai fuori dai play off, un Montevarchi allo sbando completo e contro la Fortis Juventus, nell'ultima in casa, squadre che non dovrebbero costituire ostacoli insormontabili.

Per dirla tutta due pareggi ed una vittoria sarebbero sufficienti per arrivare primi. Certo non sarebbe né nobile, né esaltante, finire così un campionato dominato fino a qualche settimana fa, ma pur di uscire da questa serie D, ingoieremmo anche questi ultimi rospi. Abbiamo ascoltato, in qualche trasmissione sportiva, alcuni ospiti (anche di parte avversa) che si son detti delusi dalla prova del Grifo a Todi, perché si aspettavano tutti probabilmente la partita dell'anno o quasi.

Ma il Perugia di queste ultime settimane sembra aver perso lo smalto di un tempo, logorato sotto il profilo psicologico e fisico, e la crisi che le altre hanno avuto prima, il Grifo la sta vivendo adesso. È pur vero che la rosa ampia ha garantito al Perugia di guadagnare un vantaggio rassicurante nel corso delle gare fin qui disputate, mentre le avversarie non potendo contare su rincalzi all'altezza dei titolari, hanno pagato dazio in diverse partite. Ricordiamo comunque che Castel Rigone e Todi hanno perso otto gare ciascuna, quindi se il Perugia è davanti a loro un motivo c'è, e ironizzare (in modo un po' stizzito) sulla pessima gara del Grifo a Todi, sostenendo che le inseguitrici siano migliori nell'undici titolare, sembra solo un abbaiare alla luna.

Alla fine il Todi ha preso solo un punto su sei contro il Perugia e quando ha perso lo ha fatto giocando in undici anche contro avversari di caratura inferiore. Sarebbe stato necessario dimostrare la superiorità nell'arco di tutte la gare e non solo in una, quella di domenica, nella quale poi sono state create solo poche occasioni da gol. Molte di meno di quanto non abbia fatto il Grifo in alcune delle ultime gare casalinghe pareggiate o perse. Ma tant'è, usciamo quanto prima da questo purgatorio che si chiama serie D. Lasciamolo al Todi, al Castel Rigone, alla Pianese, squadre che sicuramente saranno protagoniste il prossimo anno e, chiamando a raccolta le ultime energie fisiche e nervose, vediamo di chiudere la faccenda quanto prima. Un saluto. MC www.forzaperugia.net

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