La Casa circondariale di Perugia è pronta ad aprire le porte al pubblico per un indimenticabile evento all'insegna della solidarietà in programma venerdì 29 novembre.

L'evento dall'anima sociale vedrà protagoniste le detenute della Casa circondariale di Perugia, impegnate insieme agli chef Massimo Staiano, Oriano Broccatelli e con la partecipazione straordinaria della food star televisiva Filippo La Mantia, nella preparazione di una gustosa cena. Le allieve, dopo un corso di formazione professionale della durata di 240 ore, sono riuscite ad acquisire un bagaglio di esperienze che potranno mettere a frutto nel mondo del lavoro una volta terminato di scontare la pena detentiva.

C'è chi ha trovato la sua passione nella pasta fresca, nel fare il pane in casa e nell'orgoglio di saper fare un mestiere, perché prima, in trent'anni, era stata "solo una casalinga" e adesso, invece, ha avuto “un'occasione per imparare a lavorare e la speranza di continuare il mestiere della cucina una volta terminata la pena".

Se ben organizzato, il carcere può davvero diventare un luogo di recupero. In questo senso l'esperienza della Casa circondariale di Perugia si può dire riuscita.

Le detenute e i detenuti che hanno partecipato al progetto "Buoni dentro: tecniche di preparazione artigianale di pietanze tipiche umbre", promosso e finanziato dalla Provincia di Perugia e gestito dalla cooperativa sociale Frontiera Lavoro, sono soddisfatte della loro nuova o migliorata capacità ai fornelli.

Complessivamente sono sessanta i detenuti (30 uomini e 30 donne) che hanno partecipato con interesse e motivazione ai percorsi formativi previsti dall'intervento progettuale e che hanno spaziato dalla preparazione di pasta fatta a mano, alla pasticceria, a confetture, passate e conserve, al pane e alla pizza. E ne daranno un saggio durante la cena evento all'interno della struttura penitenziaria, aperta alla cittadinanza per un pubblico pagante (il ricavato sarà devoluto in sostegno dei progetti di reinserimento socio lavorativo delle persone in esecuzione penale). La cena evento "Le Golose Evasioni" sarà allietata dagli attori della "Sarabanda Teatro" che metteranno in scena nel corso della serata un'emozionante "cena con delitto"; i commensali saranno chiamati a svelare un misterioso enigma.

Il progetto "Buoni dentro" non è stato solo un'occasione professionalizzante, ma anche motivo d’incontro e integrazione tra culture. Adesso sono, in un certo senso, portavoce della cucina mediterranea e dei piatti della tradizione umbra. Come Ahlem, 40 anni, tunisina; "Ho imparato tante cose nuove” racconta “specialmente riguardo gli ingredienti base della cucina italiana e modi di cottura che prima non conoscevo". O come la sua compagna trentaseienne, Paola, umbra, che dice: "Ora voglio riprendere la mia vita e continuare a lavorare in pasticceria". Le corsiste che hanno partecipato alla formazione in cucina sono state trenta quest'anno. Le lezioni sono state coordinate da esperti chef, affermati professionisti nei migliori ristoranti della città. "Le allieve” spiega la Presidente di Frontiera Lavoro, Roberta Veltrini “hanno imparato le basi della cucina tradizionale umbra, dalla pasta fatta in casa ai piatti regionali rivisitati. Alcune non avevano idea della cucina, mentre altre avevano già lavorato nel settore. Tutte hanno affrontato il corso con piacere e stanno dando ottimi risultati nelle aziende presso le quali sono state inserite al lavoro".

Un'esperienza unica e formativa, che desta grande interesse per la sua forte carica sociale ed emotiva. Un momento importante per le detenute che, grazie all'esperienza formativa in cucina con gli chef, acquisiscono competenze professionali spendibili nel mercato ordinario del lavoro.

Al termine dell'azione formativa si auspica che le migliore allieve possano essere  inserite presso aziende del territorio, dove potranno svolgere le mansioni assegnate con precisione e puntualità tali da convincere le aziende ospitanti a valutare concretamente l'eventualità di un loro stabile inserimento lavorativo.

 

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