PERUGIA - Le criticita' esistenti al tribunale di Perugia per la carenza di personale amministrativo sono state al centro di un'assemblea straordinaria indetta dall'Ordine degli avvocati del capoluogo umbro.
 

"Bisogna fare di piu' tutti quanti insieme" ha detto il presidente dell'Ordine degli avvocati Carlo Orlando. "Vista la situazione degli organici - ha aggiunto - bisogna insistere su una diversa organizzazione, anche dei servizi, perche' sotto questo aspetto molto si puo' fare migliorando il disservizio attualmente esistente in alcune cancellerie. Non faremo spallucce - ha aggiunto - accettando di buon grado il dimezzamento delle udienze e contrasteremo ogni provvedimento teso alla chiusura delle cancellerie. Non lo facciamo per noi ma nell'interesse dei cittadini e delle aziende perugine e umbre - ha concluso l'avvocato Orlando -, visto che presso il tribunale di Perugia c' e' la sezione specializzata delle imprese per l'intero territorio regionale".

"I numeri parlano chiaro - ha spiegato il presidente del tribunale Aldo Criscuolo -, ci sono 72 cancellieri su 124 e questo significa 40% in meno del previsto. Se il personale sta in udienza non puo' svolgere gli adempimenti dell'ufficio".

Il presidente della Corte d'appello Wladimiro De Nunzio ha pero' sottolineato che "seppure in difficolta' Perugia e' efficiente". "Un processo civile - ha aggiunto - qui dura mediamente due anni e otto mesi (a Roma almeno cinque) e nel penale la produzione aumenta. Il distretto di Perugia, anche per la competenza territoriale sulla Capitale, tratta fascicoli di importanza strategica per il Paese".

Per l'avvocato Francesco Falcinelli, presidente della Camera penale, "il carico dei processi, il tempo per le indagini, il numero di magistrati, la penuria dei cancellieri e i rinvii portano talvolta al risultato mortificante della prescrizione".

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