PERUGIA - “E’ estremamente urgente che la Regione Umbria, attraverso i suoi massimi rappresentanti istituzionali, ribadisca con forza e ufficialmente in ogni sede la propria e ben motivata contrarietà al tracciato del gasdotto Brindisi-Minerbio”. Lo afferma il capogruppo di 'Umbria più uguale' all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Giuseppe Biancarelli, auspicando che si eviti “di andare in ordine sparso rispetto alle altre Regioni coinvolte (Abruzzo e Marche), promuovendo invece, insieme ad esse, agli altri Enti locali e alle altre figure istituzionali, una compagine coesa che eviti pericolose fughe in avanti e tensioni”.

Il consigliere regionale ricorda che “la Regione Umbria ha espresso da tempo la propria contrarietà al tracciato del gasdotto. Lo stesso Parlamento, sia in Commissione Ambiente che con pronunciamenti d’aula, ha più volte chiesto approfondite verifiche dell’impatto del metanodotto sull’ecosistema delle regioni coinvolte. Il percorso di progetto – sottolinea Biancarelli - riguarda un territorio ad elevata pericolosità sismica, intersecando addirittura faglie attive, ed interessa aree naturali protette, siti di importanza comunitaria, zone di protezione speciale, aree strategiche per la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile e già ammesse ai finanziamenti dei programmi europei”.

Giuseppe Biancarelli comunica infine che “nei giorni scorsi, in pieno agosto, è stata convocata la conferenza dei servizi. Un passaggio che, nonostante la contrarietà delle comunità locali e delle Regioni e le esigenze di cautela manifestate dal Parlamento, rappresenta certamente una accelerazione immotivata di un progetto del quale sono evidenti tutte le criticità”.
 

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