La Giunta Regionale aderisce alla convenzione Onu sulla disabilità
PERUGIA - I principi e i valori affermati nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, su proposta della Vicepresidente ed Assessore alle politiche sociali Carla Casciari, sono stati fatti propri dalla Giunta Regionale che li ha adottati con uno specifico atto.
La Giunta regionale, a tale scopo, promuoverà attività di sensibilizzazione, informazione e formazione finalizzate alla promozione di politiche inclusive, a partire dalla istituzione e attivazione dell’”Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità”.
“Per persone con disabilità, continua Casciari, intendiamo le persone che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”. La Convenzione inoltre sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale alla disabilità che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive, riconoscendo e valorizzando le diversità e promuovendo la tutela di tutti i diritti umani.
“Nella Convenzione, sostiene la Vicepresidente Casciari, si riafferma con forza l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e l’interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché la necessità da parte delle persone con disabilità di poterne godere senza discriminazione, promuovendo il rispetto per la loro intrinseca dignità. Il testo della Convenzione ONU, è il risultato di un percorso di partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni alla formulazione dei principi enunciati e ne costituisce uno strumento essenziale per la tutela e la promozione dei diritti umani delle persone con disabilità.
La Convenzione mira a riconoscere i diritti della Persona in quanto tale, contrastando ogni forma di discriminazione diretta o indiretta e garantendo pari opportunità”. “E’ in questa prospettiva, conclude l’Assessore Casciari, che le politiche regionali per l’inclusione sociale delle persone disabili dovranno prevedere un modello organizzativo che tenga conto del carattere intersettoriale, a partire dai bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie attivando un sistema di offerta dei servizi, diversificato, ancorato ai luoghi e ai tempi di vita, aperto a tutta la comunità locale, con modelli di intervento caratterizzati da multidimensionalità, secondo la definizione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute).
Venerdì
07/10/11
01:28
LA REGIONE UMBRIA E’ LA REGIONE CHE VIOLA IN MODO PIU’ PALESE ED ECLATANTE I PRINCIPI DELLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DEI DISABILI !
Convenzione recepita nel nostro ordinamento nel 2009 con legge ordinaria ma la cui valenza ,trattandosi di soggetti deboli ,ha uno spessore che trova sostegno e protezione nei principi cardine del nostro ordinamento.
Le gravi violazioni che la Regione Umbria sta perpretando da anni ai danni dei disabili sono oramai note a tutti ,spesso blog e siti tra i più seguiti nella rete narrano casi di abbandono ,incuria e totale ed assoluta mancanza di sostegno alla domiciliarità con l’obbiettivo ,oramai più che palese,di favorire chi gestisce le strutture residenziali.
In Umbria non esistono ASSEGNI DI CURA ,VOUCHER ,ASSEGNI BADANTE ,ASSISTENZA INDIRETTA (io scelgo l’operatore per l’assistenza domiciliare ,ne valuto i’idoneità e mi accordo direttamente con l’operatore medesimo sull’orario e le caratteristiche del servizio ,poi la ASL LO PAGA ),ci sono solo le magre pensioni ed indennità del tanto vituperato Stato ,ma la granparte delle risorse ,che comunque il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione della regione ( circa un miliardo e 600 milioni) vengono destinate ,tramite appalti di decine di milioni di euro riservati ai vari distretti sanitari,alle cooperative sociali ,sempre più affamate di finanziamenti e carenti nell’offerta di servizi spesso inadeguati e inidonei .
Appena 1-2 ore di assistenza domiciliare a settimana per un disabile grave o un anziano non autosufficiente ,certo, qualora si decida di collocare i propri cari un qualche RSA(residenza sanitaria assistita)in via permanente, non si incontrerebbero troppi ostacoli !
Non so se mi spiegho !
tanto per non dimenticare ....
Perugia :Famiglie con disabili gravi disperate ,i congiunti di persone non autosufficienti costretti a vendere la casa per pagare l'assistenza
http://www.youtube.com/watch?v=IOwsTYEehXE
http://www.youtube.com/watch?v=09n6uQcr3mM
Foligno :Madri disabili e bambini malati perseguitati e vessati dai servizi socio-sanitari
http://www.youtube.com/watch?v=9fRlQmNR7kE
Unico obbiettivo? Invece di affiancare le famiglie con operatori esperti e qualificati si preferisce Riempire le case famiglia gestite da ....e lucrare sui generosi contributi della regione ...
Ma a volte accade che il popolo si ribelli agli intrighi e alle vessazioni del tiranno .....
http://www.youtube.com/watch?v=6-7b0fbN5Nc
Quale sarà la prossima pagina ?Il trionfo del bene sul male o la conferma della "violenza di sistema" ai danni dei più deboli messa in atto da una nomenclatura fatta di politici ,affaristi,sindacalisti e vari leccatori di deretani che oramai vivono la parodia di loro stessi ?
Domenica
09/10/11
15:37
Pensate che dal 1994 non è stato più nominato il "Difensore Civico Regionale" figura istituzionale istituita con legge regionale che dovrebbe essere il garante dei cittadini nei confronti delle ingiustizie delle pubbliche amministrazioni.
Gli amministratori regionali e i consiglieri in particolare sono i primi a violare le leggi da loro approvate che nel caso specifico prevedono il difensore civico. Poi pretendono, giustamente, che le debbano rispettare i cittadini anche costretti dalla legge a pagare i 2/3 o i 3/4 dei loro vitalizi degli ex consiglieri o delle loro mogli o mariti.