PERUGIA - Un festival per parlare di architettura, del paesaggio, della citta'. ''Visioni del futuro'' e' il tema che si vuole coniugare in quattro giorni di incontri, conferenze, seminari con alcuni degli architetti, progettisti, artisti, filosofi piu' importanti della scena internazionale.

E' il Festarch che si svolgera' dal 2 al 5 giugno a Perugia, con una parentesi anche ad Assisi. Il festival e' diretto da Stefano Boeri, architetto, urbanista e direttore di riviste del settore, ed e' organizzato da Rcs. Ha gia' avuto due edizioni a Cagliari, nel 2007-2008, e dopo due anni di pausa rinasce in Umbria con l'ambizione di fare di Perugia un laboratorio di dibattito e sperimentazione.

Tra gli ospiti, sono stati annunciati i premi Pritzker Kazuyo Sejiima e Tom Mayne; maestri dell'architettura del '900 come Peter Eseinman, Peter Cook e Yona Friedman; alcuni dei progettisti piu' interessanti della scena internazionale: Bjarke Ingels, Dillier & Scofidio, Michael Maltzan, Giancarlo Mazzanti, Francois Roche, Benedetta Tagliabue e Bernard Khoury. Annunciato anche William McDonough, progettista cult delle piu' avanzate tendenze dell' architettura sostenibile.

Oggi il festival e' stato presentato a Palazzo dei Priori dal sindaco, Wladimiro Boccali, e dallo stesso Boeri, che ha spiegato in sostanza come oggi parlare di design e di architettura significhi toccare in modo diretto la vita delle persone, e come questi temi siano sempre piu' legati agli stili di vita, alle scelte, anche quotidiane.

L'architettura quindi - ed e' qui il senso principale di Festarch - e' un luogo di confronto privilegiato per comprendere la societa' e la sua evoluzione. ''Un sismografo sensibile'', come l'ha definita Boeri, della realta' contemporanea, e Festarch vuole essere una sorta di ''antenna con cui sintonizzarsi sul mondo''.

La manifestazione si propone inoltre di offrire un confronto non solo sui temi dell' architettura e del design, ma anche delle loro relazioni con altre discipline (politica, letteratura, arte) aprendo la discussione al pubblico. ''Perugia si confronta con la contemporaneita''', ha detto il sindaco Boccali, ponendo l'accento sul senso di quella che considera ''una sfida a noi stessi, a ragionare su questioni fondamentali del nostro vivere urbano a livelli cosi' alti, come del resto e' giusto che faccia un territorio, come Assisi e Perugia che ambisce al ruolo e al titolo di capitale della cultura''.

Alla presentazione del festival hanno partecipato il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e l'assessore alla cultura di Terni, Simone Guerra. Anche Terni infatti avra' un suo spazio nel programma organizzando una serie di laboratori di ricerca. Festarch e' sostenuto dalla Regione.
 

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