PERUGIA - Ryuichi Sakamoto suona giovedì prossimo a Perugia, tappa intermedia del suo tour italiano, preceduta da due date a Milano e seguita da due a Roma, con il cuore rivolto al suo Giappone. Il premio Oscar ha accettato di ridurre il suo cachet e gli organizzatori rinunceranno ai guadagni devolvendoli agli orfani di Sendai, una delle province più devastate dallo tsunami.

Il concerto è in pratica una sorta di anteprima alla grande iniziativa di solidarietà per i bambini giapponesi che si svolgera'' a Perugia, dove il Comune ha organizzato per il 23 maggio una partita di calcio tra le nazionali dei sindaci, dei magistrati e dei diplomatici del Ministero degli esteri. Il clou sarà però il ritorno sul prato del Curi di tanti ex Grifoni del Perugia di Gaucci, quando militava in serie A. La partita è nata con il forte sostegno di Alberto Zaccheroni e del suo staff, che da un paio di anni allenano la nazionale giapponese. Hanno gia'' aderito Gattuso, Grosso, Miccoli, Materazzi e molti altri.

Domani la manifestazione sara'' presentata a Roma nell'auditorium della Rai in via Asiago. Quando Sakamoto ha appreso dell''iniziativa ha deciso di contribuire. L''artista giapponese è in tour in Europa per promuovere il suo ultimo disco, il quinto realizzato con il performer e sperimentatore Alva Noto, nome d'arte del tedesco Carsten Nicolai. Il lancio ufficiale di ''Summus'' è avvenuto qualche giorno fa a Londra.

Si tratta evidentemente non del Sakamoto geniale autore di musiche per il cinema, descrittivo ed esotico, vincitore di un Oscar per L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, e autore di tante altre soundtrack, da Il tè nel deserto a Furyo a Il piccolo Buddah. Il Sakamoto che fa squadra con Alva Noto (la loro partnership è nata nel 2002) è un artista innovativo, fortemente proiettato verso la ricerca, non soltanto sonora, perchè il duo si giova di installazioni multimediali e ampio uso delle tecnologie più avanzate. Uno spaccato molto interessante di un musicista eclettico, di formazione accademica, ma che ha dimostrato di essere curioso e aperto anche a scenari inconsueti.

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