GUBBIO - Il 20 novembre, è la  giornata mondiale dei diritti dell’ infanzia  e dell’ adolescenza , sancita dall’O.N.U nel 1989 attraverso l’approvazione della “Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia”.   Il trattato riconosce che i bambini, le bambine e gli adolescenti sono titolari di diritti civili,  sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti.

Nonostante ciò, l’infanzia di tutto il mondo, e non solo quella dei paesi economicamente e culturalmente più arretrati, è molto spesso negata; bambini abbandonati,  sfruttati, seviziati, violati, uccisi, non amati. I dati forniscono un  quadro tristemente chiaro : più dell’85% dei bambini dai 2 ai 14 anni nel mondo è vittima di qualche forma di violenza, dalle punizioni corporali alle peggiori forme di abuso; 40 milioni sono abusati sessualmente, 1,2 milioni vengono trafficati, oltre un miliardo vivono in zone di guerra o conflitto, 218 milioni sono costretti a lavorare (quasi mezzo milione in Italia).

Oltre a questi atroci soprusi, tante altre sono le violazioni ai diritti dell’ infanzia; più silenti e più difficilmente intercettabili, ma altrettanto ingiuste e devastanti per una giovane vita : violenze psicologiche,  mancanza di affetto, di cure e non solamente mediche,  bambini che vedono negato il loro diritto al gioco, alla spensieratezza o  che non sono semplicemente ascoltati e compresi.

I bambini che subiscono abusi,  che crescono senza amore, si portano dietro una sofferenza che li accompagnerà per tutta la vita con gravi ripercussioni a livello psicologico. E’ molto importante  quindi che i diritti dei bambini non rimangano solamente leggi cartacee, ma che siano diffusi, compresi e attuati quotidianamente.  Fondamentale è il potenziamento delle reti  e dei centri antiviolenza  per minori, è altresì importante che  educatori, pediatri e tutti coloro che lavorano con  bambini e adolescenti, siano adeguatamente formati per riconoscere e denunciare tempestivamente i segnali di una  qualsiasi forma di sopruso .

I bambini sono il futuro e speranza del mondo; abbiamo il dovere di proteggere i loro sorrisi. Un bimbo che ride è un miracolo che illumina il buio della nostra ceca società.

Michela Tinti (SEL Gubbio)

 

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