PERUGIA - Diverse iniziative si sono svolte oggi in Umbria in occasione del Giorno della memoria. Il prefetto di Terni Augusto Salustri, alla presenza del sindaco di Guardea, Gianfranco Costa, ha consegnato la Medaglia d'onore conferita dal Presidente della Repubblica ad Adelio Medori (morto nel 2009), catturato dai tedeschi nei pressi di Durazzo ed internato nei campi di concentramento dal 1943 al 1945, alle figlie Roberta e Vilma.

''Quando, il 27 gennaio, il dolore di un ricordo tragico, l'Olocausto del popolo ebraico, si presenta a noi come ampia memoria rasserenata, impegnata verso un futuro capace di essere privo ormai per sempre delle nefandezze della storia recente, la testimonianza che ognuno di noi puo' dare del dolore e del suo superamento, della tragedia e di un nuovo canto d'amore fra le genti d'ogni parte del mondo prende la forma di un sentimento, di un'emozione, di una volonta', di un pensiero, di un'azione, di un gesto, di un augurio'' ha detto il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi.

''La Provincia di Perugia - ha aggiunto - puo' e deve, nella propria attivita', testimoniare al massimo livello di coscienza della comunita' che presiede quest'insieme di passione e di razionalita' sia verso il popolo che ha incarnato il dolore sia verso ogni minoranza che, con esso, ha subito la persecuzione appena pochi decenni or sono''.

''Chi non ha memoria non ha futuro. Si potrebbe racchiudere in questa frase il significato profondo della giornata di oggi, in cui si riflette sugli orrori della Shoah, per non dimenticare e per tramandare un messaggio teso alla riaffermazione assoluta di valori imprescindibili come la liberta' e la democrazia'' ha affermato il consigliere del Pd Andrea Smacchi.

''Lo sterminio aberrante di tanti innocenti, in nome di una presunta quanto intollerabile superiorita' della razza - ha proseguito - e' una pagina indelebile e tristemente buia della nostra storia recente che mai nessuno potra' cancellare e che la propaganda dei regimi ha cercato in tutti i modi di negare o giustificare. A tutti noi spetta, nei comportamenti quotidiani e soprattutto nell'azione istituzionale, agire affinche' le differenze diventino sempre di piu' un fattore di emancipazione sociale, culturale volto al progresso generale e non certo un freno o, peggio ancora, un ostacolo e un disvalore''.

Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e' invece intervenuto nel corso di una iniziativa svoltasi presso la sede della Uil. ''Ricordare oggi quel 21 gennaio del 1945, quando venivano per le prima volta aperti i cancelli del lager di Auschwitz - ha detto -, non e' solo un dovere della memoria, un tributo civile alle vittime dell'olocausto, che associamo al ricordo dei deportati civili e militari italiani nei campi di concentramento nazisti. Certamente e' fondamentale, nello scorrere del tempo che sempre piu' ci allontana da quei tragici eventi, conservare, ripetere e testimoniare di volta in volta cio' che quel folle progetto di sterminio ha rappresentato per l'umanita' intera: il momento piu' cupo e basso in cui alcuni hanno 'dato gambe', cioe' sostanza e pratica politica e di governo, a idee che erano circolate negli anni precedenti in Germania, in Europa e nel mondo. Le idee, in sostanza, della purezza della razza, della 'pulizia del sangue', dell'eliminazione, con metodi via via piu' brutali e per cos dire scientifici, dei piu' deboli, dei diversi di ogni tipo, di cio' che poteva venir considerato 'un peso' sulle spalle della societa' dei 'normali'. La memoria di tutto cio' e la ricostruzione di come sia potuto accadere e' quindi essenziale per noi uomini e donne del presente e del prossimo futuro''.
 

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