PERUGIA - L'Associazione Stampa Umbra, la Cgil regionale e la Slc Cgil regionale stigmatizzano il comportamento inqualificabile dell'editore del Giornale dell’Umbria, Giuseppe Incarnato, che ha bloccato nella serata di ieri (7 novembre) l'edizione cartacea del giornale di oggi (8 novembre) con una motivazione pretestuosa ed irricevibile.

Alla luce di quanto accaduto e in riferimento alla situazione di grave difficoltà occupazionale e professionale dei giornalisti e dei poligrafici del Giornale dell’Umbria, Asu e Cgil valuteranno, insieme ai propri legali, se nella decisione assunta dall'editore ci siano profili di comportamento antisindacale, oltre a tutte le azioni necessarie alla tutela dei lavoratori ed al mantenimento dei livelli occupazionali.

Sulla vicenda si segnala anche una presa di posizione del consigliere regionale del Pd Andrea Smacchi.

“Presenterò un’interrogazione alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, sulla ristrutturazione in corso al Giornale dell’Umbria e sulle vicende che hanno riguardato il quotidiano locale, l’ultima delle quali la mancata uscita in edicola oggi, domenica 8 novembre”, Annuncia in una nota Smachi, che al riguardo osserva:  “L’informazione è alla base della democrazia e giudico preoccupante quanto denunciato dal Comitato di redazione del giornale, ovvero il blocco della stampa del quotidiano, regolarmente confezionato, con una mail notturna da parte dell’editore. Si tratta di un atteggiamento allarmante che mette a rischio anche un clima di confronto costruttivo, necessario in un momento di cambiamento e riorganizzazione aziendale come quello che sta vivendo il quotidiano di via Monteneri. Modus operandi che si era già palesato qualche settimana fa, con il licenziamento di una decina di giornalisti collaboratori con una semplice mail".

"Andrà verificato dunque - prosegue Smacchi - se quanto avvenuto al Giornale dell’Umbria abbia violato la normativa, a partire dal comma 2 dell’articolo 21 della Costituzione. Intanto però resta il timore sulle sorti del quotidiano che dal 1997 in poi è diventato un riferimento e parte integrante del sistema informativo regionale. C’è poi grande attesa per il tavolo convocato martedì, nel quale parteciperà la Regione, il cdr, la proprietà e le organizzazioni sindacali e di categoria”.

“E’ opportuno – conclude il consigliere regionale Pd - che la Regione segua con grande attenzione quanto sta accedendo al Giornale dell’Umbria, attivando tutte le iniziative di propria competenza per tutelare i posti di lavoro di quasi trenta persone, tra giornalisti e poligrafici, ma anche la pluralità dell’informazione regionale. Sarà opportuno verificare anche eventuali violazioni del contratto di solidarietà che i giornalisti hanno siglato nel 2013, rinnovato poi nel 2014". Smacchi sottolinea inoltre anche la necessità di monitorare attentamente tutto il panorama dell’informazione regionale, nel quale “sono in corso ristrutturazioni e cambiamenti, al fine di tutelare l'occupazione e il pluralismo di voci necessario in democrazia”.

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