Giochi on line: Da oggi lo Stato per fare cassa scommette sull'azzardo
Di Armando Allegretti
PERUGIA - Il 18 luglio sarà una data da ricordre per i giocatori incalliti e per gli amanti dei giochi on line. Da oggi gli amanti dei giochi on line hanno due possibilità in più.
Partono infatti il Poker cash e i giochi da Casinò, dadi, black jack o roulette. Evoluzione degli skill games (i giochi che prevedono una certa abilità dello scommettitore), che già avevano riscosso un discreto successo, con 3 milioni di utenti. Il periodo di sperimentazione è finito: si fa sul serio, con soldi veri - cash appunto - e non solo con un “gettone” prepagato. Per la prima volta lo Stato, per fare cassa, scommette dichiaratamente sull'azzardo!
Gli italiani, si sa, sono un popolo di giocatori. I monopoli di Stato l'anno scorso hanno contato una raccolta record (somma di tutte le puntate, per giochi tradizionali come lotterie e superenalotto, e per quelli di nuova generazione come le videolotteries) di 61,4 miliardi, praticamente il 4% del Pil. Questi si sono poi trasformati in entrate per l'erario per 9,9 miliardi (1,2 venivano dai concessionari per tasse e rinnovo diritti). Sui profitti futuri si azzardano pronostici: poker cash e casinò potrebbero essere un affare da 1,5 miliardi al mese per cui la raccolta in un anno sarebbe di 18 miliardi.
Facendo fare un grosso balzo al comparto online che ha avuto un fatturato nel 2010 di 4,8 miliardi, di cui 3,1 dal solo poker.
Le “bische” (legali) su web esistono già e hanno grande successo, in una modalità diversa, quella del torneo. Soprattutto il “Texas hold'em”. Si entra in una delle tante poker room legali, si versa una somma iniziale prefissata, in Italia al massimo 250 euro (il buy-in), e si riceve il corrispondente in chips, la medesima somma di tutti gli altri giocatori, chi vince o si piazza prende il piatto, tutti gli altri perdono solo la posta. In questo modo c'è una certezza della perdita. Con il poker cash invece no (anche se è posto un limite di mille euro per ogni sessione).
E in questo sta la novità: “È il poker vero”, garantisce l'annuncio sul sito di Lottomatica, che ha iniziato il count-down: il tavolo si lascia quando si vuole, più emozioni e più adrenalina.
Come funziona? Semplice, c'è un software da scaricare e installare sul computer, porta d'ingresso per una Las Vegas versione digitale. Si decide quante fiches cambiare (anche in questo caso non più di mille euro per accesso), si punta contro il banco, “rien ne va plus”, e quindi non rimane che incrociare le dita e sperare di non subire una cocente sconfitta, per lo più senza poter vedere il proprio avversario.
I dati che confermano l’incalzare di questo fenomeno sono tanti e riguardano da vicino anche l’Umbria.
Solo nel 2011 c’è stato un aumento della richiesta di svago online pari al 13% rispetto all’anno precedente. In particolare la parola chiave “Casinò online” ha visto una crescita di interesse pari al 21% con dei picchi di attenzione nei mesi di ottobre, dicembre e marzo.
“La liberalizzazione delle licenze per i casinò online in Italia, prevista per oggi 18 Luglio, sicuramente sarà un ulteriore incentivo alla pratica del gioco online da parte degli utenti del web del Bel Paese - commenta lo staff di NetBet Casinò - anche se già è stata per noi evidente una crescita d’interesse da parte degli internauti per lo svago online anche se totalmente gratuito come accesso e senza vincite pagabili cash”.
Dallo studio dei dati raccolti sui maggiori motori di ricerca, l’interesse degli internauti si muove nell’ambito della ricerca di parole chiave relative ai giochi online, con una particolare attenzione a quelli che sono i classici giochi presenti anche in modalità live.
A riscuotere maggior successo sono infatti quei Casinò online che annoverano tra le possibili varianti di intrattenimento il Black Jack, la Roulette tradizionale e le Slot Machine.
“Il nostro casinò online offre un ventaglio di possibili giochi che puntano ad accogliere il consenso del maggior numero di utenti della rete - commenta lo staff di NetBet - questo per venire incontro alle esigenze di un audience che cerca, non solo la possibilità di svago, ma anche la qualità e la sicurezza di un servizio che somigli quanto più possibile alla realtà dei Casinò live più blasonati.”
La ricerca di NetBet porta a sfatare anche un luogo comune che vede le città campane e Napoli in particolare come patria del gioco sia live che online. Secondo i dati dei motori di ricerca infatti il capoluogo campano non arriva nemmeno tra le prime dieci città in cui la chiave di ricerca “gioco online” raccoglie i maggiori consensi. A classificarsi al primo posto per numero di parole cercate è infatti Catanzaro, seguita da Perugia, Taranto, Palermo e Pescara. Anche la Capitale si accontenta di un decimo posto mentre colpisce il nono posto di Ancona.
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