Dopo vari e ripetuti tentativi da parte di larghi settori della maggioranza di osteggiare la proposta di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato sottoscritta da 660 gualdesi grazie alla petizione del Comitato Pro Acqua e portata in Consiglio comunale dal sottoscritto, nella seduta del 18 novembre il massimo consesso cittadino ha infine accolto il dispositivo che si proponeva di modificare lo Statuto comunale ed avviare il percorso per la definitiva ripubblicizzazione dell'acqua e per la riassegnazione al Comune della titolarità nella gestione di questo servizio essenziale per i cittadini e di questo bene comune.
A distanza di oltre un mese dalla decisione assunta dal Consiglio comunale, ci risulta che nè il Sindaco, nè la Giunta, nè la Presidenza del Consiglio abbiano dato corso agli impegni autorevolmente presi dal parlamentino cittadino ed abbiano con il necessario spirito del dovere istituzionale avviato il breve e facilissimo iter per la modifica dello Statuto comunale e per la predisposizione del quadro istituzionale ed amministrativo utile e necessario a recepire quegli impegni resi obblligatori ed ineludibili dalle disposizioni previste nella deliberazione.
Non vorremmo che l'efficientismo tanto sbandierato dalla Giunta e che nel caso del segretario generale del Comune, titolare del procedimento amministrativo, ha un costo vivo per le casse comunali che sfiora i 100mila euro lordi all'anno tra stipendio base, indennità di funzione e diritti di segreteria, venga smentito proprio dallo zelo insufficiente ed inadeguato posto su un provvedimento che non richiede particolari accorgimenti tecnici od ulteriori ritardi politici ed amministrativi.
A questo proposito vogliamo ricordare che la volontà del Consiglio comunale è sovrana e le sue decisioni su un tema così sensibile all'interesse generale della collettività gualdese e su un provvedimento che ha un valore assoluto non possono essere disattese. Se la volontà di Sindaco, Giunta e maggioranza è quella di venir meno alle loro responsabilità, di far cadere nell'oblio la vicenda, di predisporre ogni trappola ed ogni pretesto burocratico, di ritardare il più possibile e sine die gli effetti della deliberazione, ce lo dicano tranquillamente e si assumano ogni responsabilità di fronte ai gualdesi e di fronte alle normative che presiedono al funzionamento degli organi elettivi e della pubblica amministrazione.
Se, al contrario, vi sono solo presunte difficoltà o incapacità di carattere tecnico lo dicano pure con onestà, umiltà e tranquillità: come gruppo consiliare, ci impegniamo fin da subito a mettere gratuitamente a disposizione del Comune le consulenze tecniche, amministrative e giurisprudenziali più accreditate e necessarie a questa bisogna.
Sappiamo bene che il Sindaco Morroni, la sua Giunta e un bel pezzo della loro maggioranza hanno sentito come uno schiaffo la votazione del Consiglio comunale e si sono sentiti quasi costretti a adeguarvisi dalle pressioni della cittadinanza e dalle loro interne contraddizioni così come sappiamo che all'indomani stesso della seduta del 18 novembre molti esponenti della compagine amministrativa abbiano tentato di sminuire la decisione e di accampare sotto sotto le più improbabili scuse a sua denigrazione richiamandosi finanche ai ricorsi di incostituzionalità avanzati dal governo Berlusconi contro il Referendum voluto da un milione e mezzo di italiani e contro quelle Regioni e quegli Enti locali che in giro per l'Italia si sono sentiti in dovere di riaffermare il principio dell'acqua come bene comune e pubblico e di avviare gli iter per la ripubblicizzazione.
E' letteralmente una foglia di fico quella dietro cui si nascondono le reali intenzioni della Giunta e quella dietro cui non si è eventualmente avuto nè si ha oggi il coraggio fino in fondo di nascondersi, in maniera limpida, trasparente e alla luce del sole.
Noi chiediamo che si rispetti il volere del Consiglio comunale di Gualdo Tadino che, una volta tanto, combacia alla perfezione con il volere generalizzato dei cittadini da esso rappresentati. E' per questo che nella prossima seduta prevista per il 29 dicembre vorremmo che il Sindaco ed il Presidente del Consiglio comunale, nelle loro comunicazioni iniziali, ci illustrino quali siano stati gli eventuali passi fin qui compiuti per il recepimento pieno delle decisioni assunte, quali siano le loro intenzioni reali, a che punto sia l'iter previsto per la modifica dello Statuto e per la riassegnazione della titolarità al Comune nella gestione del servizio idrico integrato.
Da subito inoltreremo un'istanza formale indirizzata al Presidente del Consiglio comunale per richiedere la piena concretizzazione dell'ordine del giorno deliberato dal consesso e suffragato dalle firme autografe di ben 660 cittadini gualdesi e sarebbe bene che lo facciano anche gli altri gruppi consiliari che hanno autenticamente condiviso le finalità in esso previste.

Il Capogruppo PRC SE
Sinistra Unita per Gualdo
Gianluca Graciolini

 

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