MONTE CASTELLO DI VIBIO - Si è svolta a  Monte Castello di Vibio la Giornata regionale di studio e approfondimento sulle potenzialità delle piccole scuole dal titolo: “Giù le mani dalla scuola – Le scuole di montagna: un immenso valore sociale ed economico”.

L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Monte Castello di Vibio, dall'ANCI e dalla Legambiente regionali in collaborazione con le associazioni del territorio.

Oltre al sindaco, Roberto Cerquaglia, ed all'assessore ai servizi scolastici, Assunta Morlupi,  hanno preso parte alla giornata, l'antropologa Michela Zucca (specialista di territori montani), il Vicesindaco di Montegabbione, Isabella Marchino (delegata dell'Anci Umbria presso la Conferenza permanente per l'Istruzione), Vanessa Pallucchi (Presidente nazionale Legambiente Scuola e Formazione), la dirigente scolastica del I Circolo di Marsciano Stefania Finauro e la rappresentante del Comitato UNICEF di Perugia, Iva Catarinelli.

Al convegno hanno preso parte amministratori locali dell'Umbria, dirigenti e operatori scolastici, il Promotore Sociale dell'Ambito, Nadia Bronzo, e il senatore Domenico Benedetti Valentini. Hanno inoltre inviato messaggi di condivisione e sostegno ai temi trattati le deputate: Marina Sereni, Caterina Pes e Alessandra Siragusa.

La giornata ha visto anche la presenza di numerosi genitori e bambini che hanno partecipato ai laboratori didattici e ludici collegati al territorio: pittura, teatro, musica e baby dance, svolti in collaborazione con le associazioni del territorio: il tutto al fine di far conoscere le piccole scuole, come si lavora, cosa c'è dentro la scuola, compresa la mensa a km. zero.

Nel corso dell'incontro e del focus group è stato sottolineato come la scuola sia da sempre un incontro di culture, di esperienze, centro di relazione, fulcro nell'apprendimento, luogo di aggregazione intergenerazionale.

Nei piccoli comuni, insieme al municipio, la scuola è il perno del paese e costituisce il principale baluardo contro il lento ed inesorabile spopolamento verso le realtà urbane. Nelle zone montane è poi fortemente radicata al territorio rurale, alle sue tradizioni artigianali e contadine.

Oggi le scuole di montagna, nonostante i tagli consistenti a livello centrale, continuano ad essere presidi culturali e sociali estremamente importanti, riconosciuti e fortemente difesi dalle comunità locali, a garanzia della presenza dello Stato, a fronte dello smantellamento dei servizi pubblici che sta avvenendo nelle zone più fragili del paese.

Da Monte Castello di Vibio, comune montano di 1.630 abitanti simile a tante altre realtà regionali e nazionali,  è partito quindi un messaggio ed un appello ai vari livelli istituzionali affinchè nasca una nuova coscienza sulla difesa dei servizi essenziali distribuiti su tutto il territorio nazionale: la permanenza delle scuole, anche in aree di montagna, infatti, costituisce un valore aggiunto per tutta la Nazione e non solo per le popolazioni locali.

La giornata, dato anche il clima di festa e coinvolgimento di tutta la cittadinanza intorno a questa iniziativa, si è conclusa con aperitivo ed un concerto della Banda Musicale “Don Oscar Marri” di Monte Castello di Vibio.

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