CITTA' DI CASTELLO - I cittadini di Umbertide si sono ritrovati  900 mila euro in più da pagare  per il servizio di raccolta dei rifiuti, a causa delle decisioni prese dall’ex sindaco del PD Gianpiero Giulietti, nonché  ex Presidente dell’Ati 1, recentemente promosso ad onorevole. Dopo la clamorosa sentenza del Consiglio di Stato, che annulla  i giochi politici del perugino,  riconsegnando giustamente il servizio di igiene ambientale di Umbertide  da Gesenu  a Sogepu, il sindaco tifernate Luciano Bacchetta nonché ancora presidente dell’abrogato Ati 1, di gran fretta vorrebbe chiudere la partita, per l’ampliamento della discarica di Belladanza . Il 4 febbraio, infatti,  è convocata  una riunione di tutte le amministrazioni che compongono l’Ati 1 dell’ Alta Umbria, dove i politici parleranno  esclusivamente  di business dei rifiuti, affidamento dell’intera partita dei rifiuti  in house, oppure gara d’appalto aperta  anche ad aziende private. Niente altro.

 

Per i cittadini invece i problemi sono ben altro, ambiente, salute, corretta gestione dei rifiuti, rincaro bollette ed è per questo che il Nuovo Comitato Belladanza  è da sempre contro  la cattiva gestione della discarica, ricordiamo prematuramente riempita causa importazione di pericolosi rifiuti speciali provenienti dal nord Italia, solo ed esclusivamente per fare cassa. Se  Sogepu  ha ritenuto di ricorrere  al Consiglio di Stato dopo una provvisoria bocciatura da parte del Tar Umbria sulla vicenda di Umbertide, anche il Nuovo Comitato Belladanza, in data 27/01/14 ha depositato il ricorso numero 713/2014 al Consiglio di Stato contro Ambito Territoriale integrato N.1 e nei confronti del Comune di Città di Castello, in persona del Sindaco pro tempore Luciano Bacchetta, per l’annullamento della sentenza del TAR dell'Umbria n. 497 del 19 giugno 2013, con la quale è stato rigettato il ricorso proposto dal Nuovo Comitato Belladanza.

 

il Piano d'Ambito è dunque ancora davanti ai Giudici, in attesa di essere giudicato dal Consiglio di Stato, perché, secondo i cittadini, non garantisce il rispetto degli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dal Codice dell'Ambiente, contiene un'analisi dei dati non aggiornata e non tiene conto degli ultimi rilievi sul gravissimo inquinamento delle falde acquifere che hanno portato all'inserimento di Belladanza nell'elenco dei siti da bonificare in Umbria.

 

Se il Sindaco Bacchetta, nonché Presidente dell'abrogato Ati 1,  ritenesse di forzare i tempi delle procedure legate  al Piano d'Ambito per il Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti dell'ATI 1, non aspettando la decisione definitiva dei giudici riguardante il ricorso in atto, si assumerà tutta la responsabilità davanti ai suoi conterranei e non solo. Il Comitato ringrazia i tanti cittadini che con un ulteriore sforzo economico, hanno reso possibile il ricorso al Consiglio di Stato per dire basta a sciagurate scelte politiche ambientali sorde alle istanze dei tifernati.     

La salute prima di tutto.

                

Silvia Bianchi

Nuovo Comitato Belladanza

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