TERNI - La conclusione della procedura di gara per la gestione del complesso turistico delle Marmore è l’ennesima operazione a perdere per il territorio, la città e le sue risorse. 

La procedura avviata dal Comune di Terni, oltre ad aver prodotto il sostanziale azzeramento del servizio nel mese in corso, viste le tempistiche  imposte, apre una fase del tutto incerta per il futuro di più di quaranta lavoratori che sono il valore aggiunto di una potenza turistica ad alta valenza ambientale. Tutto ciò a causa di evanescenti clausole di salvaguardia e parametri economici estremamente ristretti, che mortificano posizioni professionali e qualità del servizio di gestione, con ripercussioni devastanti sull’offerta turistica che in questi anni ha sostenuto e valorizzato l’immagine di Terni in Italia ed in tutto il mondo. 

L'incapacità di questa Amministrazione ha prodotto un bando di gara tre volte annullato e poi riscritto, per vizi di forma.Una inefficienza che ha portato ad una sola offerta finale, con conseguenze facilmente immaginabili per i lavoratori e per la gestione del servizio.

Questi lavoratori altamente qualificati vanno tutelati, così come la Cascata delle Marmore deve aver garantita una gestione che sappia perfezionare i già importanti numeri prodotti negli anni, a tutto vantaggio delle casse comunali, al contrario della logica del risparmio privo di investimento e programmazione, la logica che invece guida l’amministrazione comunale. 

Un potenziale danno economico e di immagine che segna l’ennesimo disastro prodotto dalla destra, la quale pare sia intenzionata ad ultimare il processo di desertificazione del tessuto economico, culturale e civile di una città già stravolta da ordinanze anti sociali, disuguaglianze e pericolosa superficialità nella gestione delle risorse. 

Lorenzo Carletti

Segretario Prc Terni

Condividi