“Dopo la bocciatura, da parte della maggioranza, della nostra mozione di sfiducia all'assessore Fernanda Cecchini, continuiamo a chiedere chiarezza e trasparenza sulla gestione dei bandi collegati al PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2007/2013. Stiamo comunque predisponendo, in merito, un particolareggiato esposto alla Procura della Repubblica, mentre abbiamo già depositato un'interrogazione a risposta scritta”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che parla ancora “di ‘porcata’ dell'Aula che ha salvato l'assessore all'Agricoltura, al vertice di un sistema oscuro di gestione dei fondi pubblici destinati al settore. Il messaggio per gli agricoltori e i cittadini è stato chiaro – ribadisce l'esponente umbro del Carroccio -: i bandi erogati dalla Regione sono 'cosa loro'. Infatti, per la misura 3.2.2, che di sostegno al mondo agricolo ha ben poco, assessore e famiglia, dirigente regionale e famiglia e ancora un altro dirigente regionale si sono classificati ai primi posti della graduatoria tra centinaia di domande di accesso ai fondi pubblici”.

Per Cirignoni, tuttavia, “la discussione in Consiglio regionale ha sortito degli effetti che confermano la mala gestione dei bandi. Tant'è che l'assessore ha comunicato la rinuncia ai fondi, evidentemente imbarazzato dall'essere stato colto con le mani nella marmellata, mentre la domanda della figlia del dirigente regionale è stata, seppur tardivamente, dichiarata inammissibile in quanto per lo stesso immobile erano già stati erogati contributi pubblici per oltre 400mila euro in base alla misura 1.2.6 del Psr ('ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato dal terremoto del 15 dicembre 2009'). E proprio sulla gestione della domanda della figlia del dirigente regionale – fa sapere Cirignoni - abbiamo depositato una interrogazione a risposta scritta in quanto, dall'esame della determina dirigenziale emanata in fretta e furia pochi giorni prima del Consiglio regionale dedicato alla vicenda, emerge come l'ufficio regionale preposto abbia omesso i controlli dichiarando ammissibile, e al primo posto in una graduatoria di 173, una domanda che doveva essere esclusa al primo controllo, come peraltro successo per altri agricoltori veri”.

“Nell'esposto che presenteremo alla Procura della Repubblica – prosegue Cirignoni - segnaleremo anche l'opportunità di acquisire i verbali del Consiglio regionale in cui si è discussa la mozione di sfiducia all'assessore Cecchini, in quanto dagli interventi sono emersi spunti interessanti che meritano approfondimento. Ed è stato, forse, per evitare di cadere in qualche contraddizione che l'assessore stesso non ha aperto bocca in quella tumultuosa seduta consiliare. Alla Procura – aggiunge il consigliere regionale leghista - abbiamo già denunciato che in merito alla gestione del PSR dell'Umbria, ignoti, falsificando la mia firma hanno inviato lettere dal contenuto tecnico alla Commissione Europea, direzione generale all'agricoltura e sviluppo rurale e all'European anti fraud-office, i quali si sono premurati di informarmi per iscritto di non avere competenza per indagare sulla gestione del Psr dell'Umbria. Mi auguro – conclude Cirignoni - che la presidente della Regione, Catiuscia Marini rinsavisca in merito alla gestione dei bandi dell'agricoltura e rimuova assessore e dirigenti”.

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