PERUGIA - Certi che la Magistratura svolga appieno il suo compito facendo piena luce sulle vicende che interessano GESENU SpA e non solo, riteniamo che il susseguirsi degli eventi giudiziari che interessano/investono gli attori protagonisti del sistema dei rifiuti in Umbria pretendano interventi urgenti, per salvaguardare il servizio ai cittadini e a tutela di lavoratrici e lavoratori.

CGIL Umbria ed FP CGIL Umbria chiedono che la Regione dell’Umbria svolga il suo ruolo: è necessario convocare urgentemente un tavolo che affronti una crisi che potrebbe produrre effetti dirompenti.

Altresì è non più rinviabile una revisione strutturale del Piano Regionale Smaltimento Rifiuti, ormai superato e non più adeguato a rispondere ai bisogni del territorio umbro.

Crediamo che non sia più rinviabile l’assunzione di responsabilità diretta delle Amministrazioni pubbliche ai vari livelli: nelle aziende ove il pubblico interviene in qualità di socio, è necessario che lo stesso acquisisca le quote azionarie, rendendo interamente pubblica la gestione del servizio, unica vera garanzia legalità, trasparenza e qualità.

 

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