Geotermia/ Preoccupa assenza impresa al confronto, la Regione sia imparziale
I Comitati e le Associazioni dell’Orvietano-unitamente ai sindaci del territorio- sono state ieri ascoltati dalla II Commissione della Regione Umbria in prima battuta rispetto al programma previsto: infatti, inspiegabilmente, la ditta interessata a realizzare il suo impianto non si è presentata e sarà ascoltata dalla Commissione solo lunedì prossimo. Già questo aspetto, che può apparire insignificante, può invece sottintendere che la cosa sia stata concordata al fine di predisporre un più mirato intervento della società ITW-LKW dopo avere ascoltato le posizioni dei Comitati, delle Associazioni e dei Sindaci dell’Orvietano. Un brutto segnale che, facendo il paio con le affrettate esternazioni, in sede di giunta, dell’Assessora Cecchini, circa la liceità dell’impostazione tecnica dell’impianto dell’ITW- LKW, gettano una inspiegabile luce di parzialità nel giudizio della giunta regionale.
Come invece ha chiaramente affermato la Professoressa Quattrocchi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) “il progetto non può essere approvato perché non ci sono le basi per garantire la salute dei cittadini. Non mi è mai capitato di dover reiterare documenti scritti da colleghi, ma non ho mai visto cose di questo tipo. Né mi era mai successo nemmeno di dover subire delle mail 'particolari' da parte di un'azienda” (l’ITW LKW ndr).
Di fronte a chiare affermazioni di questo tipo ci continuiamo a chiedere per quale motivo la Giunta Regionale sembra cercare in tutti i modi, anche di fronte alle evidenti prese di posizione e preoccupazioni di eminenti scienziati, di dare avvio alla realizzazione di questo impianto che nessuno vuole. Siamo probabilmente di fronte a scelte aprioristiche, nate per favorire pochi a danno di molti, esattamente il contrario di quanto dovrebbe fare una politica attenta, sensibile al benessere delle popolazioni amministrate e rispettosa delle aspirazioni e dei modelli di sviluppo che hanno deciso d’imboccare. Una politica rimasta distratta durante ben quattro anni di battaglie di singoli cittadini dell’Orvietano e dei sindaci che hanno profuso impegno, risorse, tenacia e mai rassegnazione.
Una politica di nostri eletti, da noi pagati, per averli contrari e riluttanti anche di fronte alle evidenze più manifeste come clamorosi conflitti d’interesse e pericolosi quanto superficiali progetti che possono sconvolgere la qualità della vita di intere popolazioni. Se è questa la politica che ancora calca gli scranni del Palazzo di Perugia, dopo la non edificante gestione Lorenzetti, vuol dire che questa triste esperienza non ha insegnato niente a nessuno e che è veramente giunto il tempo di cambiare.
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