I Collegi di Perugia e Terni alla fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili - Approfondita la conoscenza dell’utilizzo di canapa, lana e sughero per gli involucri abitativi

(AVInews) – Bastia Umbra, 15 nov. – Anche il mondo dell’edilizia è pienamente coinvolto nella rivoluzione green che sta interessando la società contemporanea, sia per contribuire alla sostenibilità del pianeta ma anche per offrire soluzioni di vita qualitativamente migliori all’interno delle abitazioni. Per questo motivo i Collegi provinciali dei geometri di Perugia e Terni, con le commissioni ‘Edilizia sostenibile, energia ed acustica’, partecipano attivamente a ‘Fa’ la cosa giusta’, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in programma all’Umbriafiere di Bastia Umbra fino a domenica 17 novembre. L’attenzione principale è rivolta all’impiego di materiali sostenibili a cui i geometri dedicano vari momenti formativi nel corso della manifestazione.

Canapa, la lana e il sughero. “L’edilizia sta cambiando e perciò ha bisogno di competenze ogni giorno più trasversali – ha commentato il tecnico dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) Patrizia Aversa durante uno di questi appuntamenti –. Al centro di tutto c’è sempre più il benessere del cittadino e i materiali e le cogenze si stanno evolvendo proprio in questo senso. C’è più poco da inventare per questo dobbiamo volgere lo sguardo indietro”. In questo senso, il settore delle costruzioni sta negli ultimi anni riscoprendo materiali che provengono dal ‘passato’, come la canapa, la lana e il sughero, e che si stanno reimpiegando con nuove metodologie applicative, in particolare, negli involucri edilizi.

La formazione dei professionisti e il loro ruolo sociale. “Nei nostri incontri – ha ricordato Norise Fedeli, responsabile della commissione ‘Edilizia sostenibile, energia ed acustica’ di Perugia – studiamo anche come associare i materiali green nella giusta maniera. Il loro impiego abbinato a materiali che non hanno caratteristiche idonee può far sì, per esempio, che l’involucro abitativo non funzioni correttamente e che l’ambiente indoor non sia così sano come dovrebbe”. “Stiamo studiando il comportamento di questi materiali nel tempo – ha spiegato Michele Sportoletti, coordinatore della commissione ‘Edilizia sostenibile, energia ed acustica’ di Perugia –. Senza dubbio funzionano molto bene dal punto di vista delle performance energetiche e, soprattutto, si contraddistinguono per un’elevata qualità dell’aria indoor. Certo, i committenti ancora oggi guardano innanzitutto al costo dei materiali, ma qui entra in gioco il nostro ruolo sociale. Il nostro compito è informarli e far capire loro che chi più spende inizialmente meno spende successivamente. Anche le imprese non usano consuetudinariamente questi materiali, ma facendo squadra si può diffondere una cultura del costruire sostenibile”. “Siamo l’anello di congiunzione con i committenti – ha sottolineato Alberto Diomedi, presidente del Collegio dei geometri di Terni –. Questi aspettano da noi le soluzioni più vantaggiose e a noi spetta trovare l’equilibrio migliore dal punto di vista economico, della sostenibilità e del benessere nel vivere le case”.

Nicola Torrini
 

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