“È quantomai auspicabile che la Regione Umbria segua l'esempio dell'Abruzzo e si opponga alla costruzione del gasdotto Snam che secondo i progetti taglierebbe in due l'intera fascia appenninica regionale, attraversando porzioni di territorio a forte rischio sismico”.

Lo afferma Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commentando la notizia che della norma approvata dalla Regione Abruzzo che prevede l'incompatibilità nelle aree sismiche classificate di prima categoria di oleodotti e di gasdotti che abbiano diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km, come nel caso del gasdotto della rete Adriatica.

“L'Umbria – aggiunge Dottorini – si trova in parte nelle stesse condizioni di sismicità della regione Abruzzo. Non possiamo assistere inermi, per questo chiediamo che la Commissione competente prenda in esame la nostra mozione e si pronunci chiaramente contro un progetto insensato e rischioso per l'ambiente, per l'economia locale e per la sicurezza dei cittadini.

"Occorre ricordare – conclude Dottorini – che il tracciato del gasdotto 'Rete Adriatica', così come elaborato da Snam, produrrebbe danni irreparabili al paesaggio e all'economia dei paesi coinvolti dall'opera. Settecento chilometri di linea, in buona parte sulla cresta di crinali di pregio, attraverserebbero numerosissimi corsi d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Nella nostra regione saranno interessati dal tracciato il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga”.

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