Come temevamo e ripetiamo da tempo la crisi energetica non è ancora superata. Lo dimostra l’aggiornamento delle tariffe del gas da parte di Arera: per gli utenti sul mercato tutelato la bolletta cresce del +22,4%. In tal modo, la spesa per il gas della famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° maggio 2022 e il 30 aprile 2023) è di circa 1532,49 euro, pari a -3,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente.

Un aumento superiore a quello previsto dalla stessa Arera nelle analisi pubblicate nelle scorse settimane.

“L’aumento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di aprile rispetto al mese precedente, - si legge nella nota dell’Autorità - è quindi determinato da un leggero calo della spesa per la materia gas naturale, - 3,1%, da un calo della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura, - 4,0%, controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +29,5%. Si determina così il +22,4% finale per la famiglia tipo.”

Il Decreto bollette 34/2023 ha, infatti, previsto la riduzione dell’Iva al 5% sul gas, azzerando gli oneri generali di sistema per il II trimestre e allentando, invece, le riduzioni relative alle aliquote della componente tariffaria UG2. Non osiamo immaginare cosa accadrà non appena dovessero decadere anche per il gas gli effetti della sterilizzazione degli oneri di sistema!

Non a caso, da mesi, ecco perché continuiamo a ripetere che è prematuro tirare un sospiro di sollievo e, soprattutto, smantellare le tutele a vantaggio dei consumatori disposte in occasione della crisi energetica, che anzi andrebbero ripristinate anche nel settore elettrico, dove è stata eliminata la sterilizzazione degli oneri di sistema.

Rimane estremamente difficile anche la situazione per gli utenti che sono passati al mercato libero: in questo caso l'andamento dei prezzi è piuttosto disomogeneo, soprattutto per coloro che hanno contratti a prezzo fisso. Sempre più spesso agli sportelli di Federconsumatori si presentano utenti che lamentano forti rincari e bollette esorbitanti (con costi del gas di oltre 3 euro al mc).

Questi dati sono un grave campanello di allarme che dovrebbe spingere il Governo, il Parlamento (e la stessa Arera) a valutare con molta attenzione la prevista conclusione del mercato tutelato con l'inizio del nuovo anno: sarebbe opportuno valutare già da ora una proroga almeno per tutto il 2024. In tal senso chiediamo sin d’ora di avviare un confronto costruttivo con le Associazioni die consumatori che miri ad assicurare un assetto stabile al sistema regolatorio del mercato, che metta in primo piano le tutele per i consumatori. Al contempo, restiamo in attesa della convocazione di un tavolo tecnico, non più rinviabile, per affrontare la riforma generale della tassazione su energia e gas.

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