Gas, a novembre consumi ai minimi storici. "Merito" di caldo e crisi economica
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ROMA - La crisi e il caldo (e l'apporto delle fonti rinnovabili) hanno fatto registrare nel mese di novembre un crollo record dei consumi di gas. Secondo le elaborazioni della Staffetta quotidiana, l'utilizzo di metano è "sceso ai minimi del decennio per questo mese per un nuovo tonfo del termoelettrico a cui si aggiunge una forte contrazione dei prelievi domestici, che hanno risentito delle temperature relativamente miti, e un nuovo calo dell'industria".
Stando ai dati di Snam Rete gas, "in novembre l'Italia ha consumato 6.216 milioni di metri cubi di gas, in calo dell'17,9% sullo stesso mese del 2011 e del 19,9% sul 2010". Analizzando la domanda per settore di consumo, "i prelievi del comparto civile sono diminuiti del 18,1%". In calo "anche la domanda industriale: -4,6%". Si conferma infine la "debolezza del settore termoelettrico, che dopo il -10,7% di ottobre cede addirittura il 25% sul 2011 a 1.641,7 Mln mc". Il calo "sul 2010 è ancora peggiore: -32,8%".
Rispetto "ai livelli pre-crisi del novembre 2007, le industrie e le centrali elettriche italiane hanno consumato rispettivamente il 17,8% e il 47,4% in meno". Se si ripercorre la serie storica, rileva ancora la Staffetta, "in un confronto tra i mesi di novembre degli ultimi dieci anni attraverso i numeri indice (settembre 2003=100), i consumi del mese appena concluso (83,9) sono di gran lunga i più bassi del decennio, seguiti da 2003 e 2011 (102,2)".
"A livello cumulato, nei primi undici mesi del 2012 l'Italia ha consumato 65.187,7 milioni di metri cubi, in calo del 4,9% sullo stesso periodo del 2011 e del 7,4% sul 2010 - segnala lo studio - il settore domestico ha richiesto 27.889,6 milioni di metri cubi, l'1,6% in meno di un anno fa e il 6,1% in meno rispetto a due anni fa". Le centrali elettriche "hanno consumato 22.652,4 milioni di metri cubi, in calo del 11,4% sul 2011 e del 16,3% sul 2010". Il dato "sull'industria, infine, con 12.271 milioni di metri cubi è in lieve calo sul 2011 (-1,3%) e in lieve crescita sul 2010 (+0,9%)".
Sul lato dell'offerta, "ai minori prelievi di novembre hanno corrisposto una flessione non solo dell'import (-8,5% sul 2011 e -24,4% sul 2010), ma anche dei prelievi da stoccaggio, molto contenuti rispetto allo scorso anno: il 66,4% in meno del 2011 (+31,2% sul 2010)".
Lo studio di Staffetta quotidiana non cita il contributo di eolico e solare al calo dei consumi, ma da tempo è ormai un dato assodato che la maggiore diffusione delle fonti rinnovabili stanno penalizzando le centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas. Un effetto positivo sulla bolletta energetica nazionale, ma allo stesso tempo paradossale perché favorisce il carbone, la più inquinante tra le fonti, a discapito del più pulito ed efficiente metano.
fonte la Repubblica
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