Apprendiamo con qualche stupore che L’assessore ai trasporti della Regione Umbria, nell’incontrare una parte delle sigle sindacali degli autoferrotranvieri ha parlato del futuro dei lavoratori Savit, che a suo dire saranno divisi nei diversi lotti, senza meglio specificare con quali modalità e lasciando ancora non definita la copertura contrattuale.

Come FIOM di Perugia e Terni siamo assolutamente d’accordo nel prevedere clausole di salvaguardia dei lavoratori ed un eventuale riconoscimento contrattuale nell’ambito degli autoferrotranvieri. Ricordiamo tuttavia all’assessore Melasecche che SAVIT attualmente rappresenta il polo unico regionale delle manutenzioni per il TPL e che applica un contratto metalmeccanico industria, e su queste basi ha presentato, da diversi mesi, un piano di investimenti e di sviluppo.

È inaccettabile che l’assessore regionale, oltre ad escludere i sindacati maggiormente rappresentativi del settore dei trasporti, non intenda confrontarsi con i lavoratori metalmeccanici, considerandoli una mera subordinata della discussione, fatta, tra l’altro, con chi non ha la titolarità di rappresentare contrattualmente quei lavoratori stessi. Da due settimane abbiamo richiesto, come FIOM, allo stesso assessore, alla presidente della giunta regionale ed al presidente della II commissione consiliare un incontro per discutere le problematiche che riguardano quasi 100 lavoratori dipendenti di SAVIT.

Se la nostra richiesta dovesse essere ancora ignorata, siamo pronti a conquistarci il tavolo con la mobilitazione.

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