“Sessantaquattro operazioni che hanno permesso di immettere oltre 30 milioni di euro nel comparto vitivinicolo italiano: questo il bilancio a nove mesi dalla nascita del pegno rotativo, introdotto con un emendamento al Decreto Cura Italia, attuato dal Decreto ministeriale del 23 luglio 2020 e operativo dal febbraio 2021”. È quanto afferma il presidente della Commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, che aggiunge: “Quelli di cui abbiamo traccia sono i pegni telematici, ovvero registrati sul Sian, attuati unicamente per i vini a denominazione di origine. È in fase di apertura, invece, la possibilità di attivare il pegno anche sull’olio extravergine d’oliva Dop e Igp, per il quale le banche sono già pronte ad attivare le linee di credito. A questi occorre aggiungere le altre operazioni, dove si utilizza la modulistica cartacea allegata al Decreto di attuazione.

Stiamo inoltre sperimentando – prosegue – l’applicabilità di alcuni di questi requisiti anche a prodotti non a denominazione, come i cereali oltre a vini e oli comuni, su cui è necessario risolvere le questioni legate a prezzi e registri, entrambi utili per dare certezza economica e fattiva alla garanzia. Per i prezzi, si potrebbe ad esempio far riferimento alla Borsa Merci Telematica Italiana che si è già occupata della promozione di finanziamenti per lo stoccaggio e commercializzazione dell’olio da parte delle Op e Aop. Il tutto senza contributi pubblici, tenendo fermo il principio che l’agricoltura chiede unicamente prodotti di finanziamento moderni e adeguati alle proprie esigenze, al pari degli altri settori dell’economia.

Il pegno rotativo è un esempio di quanto sia stato fatto per facilitare l’accesso al credito delle aziende del settore primario, mentre la sua “evoluzione” indica che molto si può ancora fare con il contributo di tutti gli interessati.

Ringrazio i colleghi Alberto Manca, promotore dell’emendamento che ho sottoscritto, e Giuseppe L’Abbate per aver supportato a livello ministeriale l’applicazione del pegno rotativo” – conclude Gallinella.

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