PERUGIA - Ci siamo. Mancano pochi giorni alla grande manifestazione nazionale dei servizi pubblici che si terrà a Roma sabato 8 giugno, in piazza del Popolo. "Senza una pubblica amministrazione di qualità, senza prendersi cura dei servizi pubblici erogati dal privato, i paesi finiscono al collasso - spiegano i sindacati promotori, Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Uil Pa - Ed è quello che sta succedendo in Italia, a causa di una politica che negli ultimi anni ha svilito i servizi pubblici, ha disinvestito, ha tagliato le spese, lasciando i servizi in balia del caos, a dover far fronte ad una grande richiesta da parte dei cittadini ma con le risorse e gli strumenti al minimo". 

Dall’Umbria saranno diverse centinaia le lavoratrici e i lavoratori che partiranno con i pullman organizzati dai sindacati e con mezzi propri per partecipare alla manifestazione nella capitale. “Anche nella nostra regione è in atto un emergenza servizi pubblici - spiegano i sindacati umbri - per le note e ormai strutturali carenze di organico, per la precarietà che permane in diversi settori, per i mancati rinnovi contrattuali e, più in generale, per la mancanza di una piena dignità per le lavoratrici e i lavoratori che offrono servizi fondamentali alla cittadinanza”. 

Gli obiettivi della mobilitazione: 

• lo sblocco immediato del turn-over, un Piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di precari, perché le pubbliche amministrazioni sono al collasso ed avere meno personale significa non solo carichi di lavoro insostenibili ma anche una penalizzazione per la qualità e la quantità dei servizi che si è in grado di offrire ai cittadini
• il Rinnovo di tutti i contratti, pubblici per i quali ad oggi non ci sono risorse adeguate e privati alcuni dei quali non vengono rinnovati da più di 12 anni eppure parliamo di persone che si occupano della nostra Salute, della nostra assistenza e di quelli dei nostri cari e delle persone più fragili
• cancellare le iniquità e le disparità nel sistema previdenziale sia nel settore pubblico riguardo al trattamento di fine rapporto, sia su quota 100 e sui lavori gravosi nei nostri settori pubblici e privati
• una contrattazione piena sui processi di riorganizzazione e sulle questioni del personale per dare più valore alla contrattazione decentrata, per tutelare la dignità dei lavoratori e contro ogni forma di delegittimazione della funzione e del lavoro dei pubblici e contro ogni forma di controllo invasivo, dalle impronte alle telecamere
• rivendicare più investimenti nei servizi pubblici per il loro rafforzamento e per contrastare i processi di esternalizzazione dei servizi pubblici che determinano dumping contrattuale e mancata universalità dei diritti per i cittadini
• un taglio netto a consulenze e una revisione immediata del codice degli appalti pubblici, soprattutto per rafforzare la clausola sociale e la parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato
• l’avvio di un vero processo di razionalizzazione della spesa pubblica e di lotta agli sprechi e alla corruzione, di investimenti seri per il potenziamento dei servizi ispettivi e maggiore tutela e garanzie per la sicurezza sul lavoro e per la lotta alla illegalità
• finanziamenti adeguati per il Servizio Sanitario Nazionale, per le Politiche Sociali, per un vero investimento a sostegno dell’infanzia e della non autosufficienza.
• che il Governo e le Autonomie Locali aprano un vero confronto con i Sindacati Confederali, sia sul rinnovo dei Contratti che sul Welfare
• che le Associazioni Datoriali diano risposte sui Contratti a partire da quello della Sanità Privata

L’appuntamento:

Il concentramento della manifestazione ‘Il Futuro È Servizi Pubblici’ sarà alle ore 9, in piazza della Repubblica da cui partirà un corteo che sfilerà lungo via Vittorio Emanuele Orlando in direzione largo di Santa Susanna, per poi passare in piazza Barberini e risalire da via Sistina verso piazza della Trinità dei Monti, e poi riscendere fino a piazza del Popolo, dove si terranno gli interventi conclusivi. Alla manifestazione parteciperanno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, oltre che i segretari delle categorie dei servizi Pubblici, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco.

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