(dell'inviata Isabella Pistolesi) (ANSA) - CITTA' DI CASTELLO - ''Mi piace pensare che quel grido d'aiuto che Elisa ha lanciato nelle ultime ore della sua vita, quel grido disperato che gli uomini non hanno potuto o saputo raccogliere, quel grido Gesu' l'ha ascoltato'': si e' commosso mons. Domenico Cancian, il vescovo di Citta' di Castello, durante la sua omelia ai funerali di Elisa Bendetti, celebrati nella chiesa di San Pio, che non e' riuscita a contenere le centinaia di persone presenti.

''Al Signore - ha detto ancora mons. Cancian - che vede e sente e aiuta infinitamente meglio di noi, non e' certo sfuggita quella macchina impantanata. Sicuramente era con lei a sostenerla in quella terribile solitudine. In quel freddo gelido il Signore l'avra' riscaldata col suo Amore, l'avra' illuminata per affidarsi a Lui e per trovare la strada verso la Sua casa''.

Mons. Cancian ha quindi richiamato tutti ''ad un grande rispetto''. ''E' gravemente offensivo - ha detto - far spettacolo sulla tragedia altrui''. La chiesa di San Pio, frequentata dai familiari di Elisa, aveva ospitato solo due mesi il funerale della mamma, Fabrizia, morta a 44 anni.

''Quello che ci consola - ha detto oggi un'amica della giovane, Alice, prendendo la parola al termine della cerimonia - e' che ora tu sei fra le braccia della tua mamma''. Anche il fratello piu' piccolo di Elisa, di 16 anni, e' intervenuto, al termine, fra le lacrime, leggendo messaggi e pensieri di alcuni amici di sua sorella: ''Tu davi la forza a chi ti stava vicino, ci manchera' il tuo sorriso, sei nei nostri cuori''.

Tanti i ragazzi presenti oggi alla cerimonia, stretti intorno alla famiglia. ''Tu non hai un solo figlio adesso - e' stato il loro pensiero per il papa' di Elisa, Osvaldo - ma ne hai tanti''. E alla loro amica hanno anche voluto dedicare un brano di Eros Ramazzotti (''Sta passando novembre''), in un momento, particolarmente commovente, della cerimonia. ''La tua storia, lo so, meritava piu' ascolto'', questo uno dei passaggi della canzone.

''Non potevamo forse capire, amare, sostenere, aiutare Elisa?'', si e' chiesto il vescovo nella sua omelia, osservando che ''tutti ci sentiamo chiamati in causa''. Ed ancora: ''Ha ragione il babbo a volere la verita' dei fatti, la giustizia sulle responsabilita', accertate nelle sedi apposite''.

''Manda qualche significativo sms ai giovani - ha detto infine mons. Cancian rivolgendosi alla ragazza scomparsa la notte di sabato a Perugia e ritrovata morta, per assideramento, lunedi' mattina in un bosco - con l'incisiva chiarezza che ora ti ritrovi''.
 

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