Oggi manifestazioni in oltre 180 città italiane, con eventi organizzati dalla sezione italiana del movimento di Greta Thunberg.  Il  Miur ha comunicato che le ore di assenza non saranno contate in maniera tradizionale.

Grande adesione anche alla manifestazione in corso a Perugia, un corteo pacifico e colorato che richiede a gran voce alla politica di mobilitarsi per l'ambiente. Tra gli altri, in un mix generazionale costruttivo, presenti associazioni, sindacati e una delegazione di “Da Sinistra per l’Umbria del futuro”.
Quello che viene richiesto in un vero e proprio tam-tam, da piazza a piazza e sui social in una mobilitazione mondiale, è di rompere il silenzio e dare voce alla scienza: valorizziamo la conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo. La scienza, infatti, ha sottolineato da anni qual è il problema e quali strumenti servono per risolverlo. “Ora spetta alla politica il compito di agire”, come scandito da un gruppo di giovanissimi studenti.
L'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha elaborato un nuovo  rapporto, sull'oceano e la criosfera in riferimento ai cambiamenti climatici, raccogliendo risultati da ricerche scientifiche di tutto il mondo, per illustrare nel modo migliore cosa sta avvenendo a questa importante parte del nostro pianeta.
Nel nostro Paese, il 37% della popolazione vive entro 5 km dal mare. Con alti livelli di innalzamento dei mari, il numero di persone che vivono in aree a rischio di inondazioni potrebbe raddoppiare. Secondo l’IPCC le sfide per il nostro futuro sono quindi due: rendere possibile che i cambiamenti che ci aspettano siano il meno drastici possibile (mitigare) e prepararsi ad essi nel modo più efficace possibile (adattarsi).

Perciò, quando iniziare a cambiare la rotta? Oggi!
Un primo passo potrebbe essere, consapevoli che non abbiamo un Pianeta B ma un futuro condiviso, quello di dichiarare l'emergenza climatica e ambientale. Questo significa per un Comune, una Regione o uno Stato il riconoscimento della gravità degli effetti ambientali e socio-economici determinati dal riscaldamento globale e reagire nell'immediato: riduzione a zero delle emissioni di gas serra nel tempo più breve e una pianificazione dettagliata per le opere di adattamento.
Inoltre, rendere le attività umane sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, tutelando, inoltre, i lavoratori e i soggetti deboli della società.

 

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