PERUGIA - "Oggi presentiamo il progetto ‘Free Life', che affronta il fenomeno della tratta degli esseri umani e tutti i reati che sono connessi allo sfruttamento delle persone. L'obiettivo è coinvolgere, secondo un modello partecipativo ed un approccio coordinato, più soggetti sia istituzionali che sociali per attivare una serie di interventi che riescano a prevenire e contrastare questo fenomeno, molto complesso. Su questo progetto stiamo investendo risorse messe a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità, per oltre 600mila euro, e c'è anche uno sforzo importante da parte della Regione con un contributo di circa 100mila euro. L'idea è lavorare insieme per mettere un argine a questo fenomeno, che tocca la dignità delle persone e anche la nostra quotidianità".

Con queste parole l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, ha aperto stamani, nella sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica a Villa Umbra di Perugia, i lavori del seminario intitolato "Fuori dal rischio emarginazione ed esclusione. Liberi insieme favorendo l'emersione" incentrato su prevenzione e contrasto del fenomeno della tratta di esseri umani. L'evento è stato organizzato dalla Regione Umbria nell'ambito del progetto "Free Life", promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità, per arginare il fenomeno della tratta degli esseri umani.

"In Umbria, attraverso il progetto Free Life – ha aggiunto l'assessore regionale Barberini – abbiamo programmato diversi interventi e servizi per favorirne l'emersione, fornire una prima assistenza alle vittime e poi interventi personalizzati e multidisciplinari di protezione e reinserimento sociale".

All'iniziativa sono intervenuti tra gli altri Walter Orlandi, direttore a Salute, Welfare, Organizzazione e risorse umane della Regione Umbria, che ha sottolineato "la necessità di dare continuità a progetti così importanti", ed il Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro.

"Il progetto ‘Free Life' – ha affermato il Prefetto Cannizzaro - è una importante iniziativa che intende mettere in rete diverse istituzioni nel tentativo, che sono convinto darà buoni risultati, di fare emergere il fenomeno della tratta di esseri umani, favorita anche dai flussi migratori. Si tratta di un fenomeno che deve essere monitorato quotidianamente per l'avvio a soluzione di casi drammatici".

"Il fenomeno - ha poi sottolineato l'amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica Alberto Naticchioni, portando i saluti della Scuola all'inizio del seminario e ringraziando i relatori – secondo la descrizione fornita dal Protocollo sulla tratta degli esseri umani, aggiuntivo alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, comporta lo sfruttamento di adulti e minori, è fortemente lesivo della dignità altrui e produce effetti devastanti sui singoli individui ma anche sulla società e sull'economia. Una delle sfide di maggior portata nella lotta alla tratta degli esseri umani è rappresentata da azioni di formazione e prevenzione anti-tratta".

Il seminario è quindi proseguito con relazioni tematiche, incentrate sul riconoscimento della protezione internazionale delle vittime della tratta, sullo sfruttamento dei minori e sul fenomeno dell'accattonaggio.

Le relazioni sono state curate da rappresentanti del Servizio Programmazione nell'inclusione sociale economia sociale e terzo settore della Regione Umbria, da Federica Sorge, referente dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), da Roberta Petrillo di "Save the Children" e da Vincenzo Castelli, presidente Associazione "On The Road". I temi trattati sono stati approfonditi da tre gruppi di lavoro, in cui sono stati suddivisi i circa ottanta iscritti al seminario.

"Tra gli obiettivi del seminario – ha concluso l'assessore Barberini - c'è anche la volontà di intraprendere un percorso che conduca alla sottoscrizione di un accordo attuativo regionale contro la tratta di esseri umani, rappresentativo di tutti i soggetti che a vario titolo sono chiamati a fronteggiare tale fenomeno".

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