PERUGIA - I vescovi dell'Umbria, riuniti nella Conferenza episcopale umbra, esprimono "vicinanza" e "apprezzamento" ai cinque frati minori francescani impegnati nelle attivita' pastorali nella comunita' cattolica di Tripoli. In particolare, il pensiero e' andato a monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vescovo titolare di Tabuda, vicario apostolico di Tripoli.

Stessa vicinanza e stesso apprezzamento e' stato manifestato alle suore della Sacra Famiglia di Spoleto, alle Francescane Missionarie di Gesu' Bambino e alle Piccole Suore del Sacro Cuore di Charles de Foucauld, che operano come missionarie in Libia. "Ai religiosi e alle religiose - si legge in una nota - va il vivo ringraziamento dei vescovi umbri per la fedelta' dimostrata al popolo libico nel restare al suo fianco, nonostante l'oggettivo pericolo di vita".

La presenza delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto in Libia risale al 1921: fu lo stesso fondatore dell'istituto, il beato Pietro Bonilli, a voler aprire una missione in Cirenaica, nella citta' di Derna.

Attualmente le religiose sono quattro, impegnate in ambito socio-sanitario, la cui opera e' svolta nel locale ospedale civile ed e' molto apprezzata dalla popolazione. Contattate telefonicamente dalla loro madre generale, suor Danila Santucci, hanno manifestato il desiderio di rimanere accanto alla gente bisognosa anche in questo momento di grande difficolta' per dare ancor piu' concretezza al messaggio del beato Bonilli: "essere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia" soprattutto per i piu' piccoli e per gli emarginati.

Le Suore Francescane di Gesu' Bambino in Santa Maria degli Angeli di Assisi, fondate nel 1879 da Barbara Micarelli, sono presenti in Libia con cinque religiose ed operano anch'esse in ambito sanitario, prestando servizio nell'ospedale di Barce El-Mary.

Infine, sono due le Piccole Sorelle di Gesu' che testimoniano in terra libica l'amore di Dio per ogni essere umano, di qualsiasi Paese, razza e religione.
 

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